Sono in totale 8 le pecore azzannate e morte dopo un feroce attacco messo a segno da un branco di lupi nel centro abitato di Abbateggio.
A scoprire le carcasse degli animali è stato questa mattina, giovedì 24 settembre, un piccolo allevatore proprietario del gregge cresciuto in un recinto nei pressi del centro abitato.
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La prima ricostruzione dei fatti lasciava pensare che sia stato un branco di lupi affamati, gli unici a poter ridurre in quel modo le pecore quando sono a corto di prede.
La conferma che si sia trattato di uno o più lupi è venuta dal veterinario del servizio della Asl di Scafa, chiamato dai poliziotti provinciali, che ha confermato, proprio per la tipologia dell’aggressione e per i segni rinvenuti sui corpi delle pecore, che si sia trattato di lupi.
Il proprietario del gregge, scosso per la macabra scoperta, ha allertato le forze dell’ordine e sul posto è arrivata la polizia provinciale che ha constatato quanto avvenuto.
«Sono molto preoccupato», dichiara il presidente della Provincia e sindaco di Abbateggio Antonio Di Marco, «perché l’assalto alle pecore è avvenuto alle porte del centro abitato, e quindi in prossimità delle case. Un episodio analogo si era verificato nei pressi del lago di Penne qualche giorno fa. Chiederò subito al Prefetto di riunire il Comitato per la sicurezza e l’Ordine pubblico, per valutare i provvedimenti da prendere in ordine a questo tipo di rischio, che evidentemente, nelle zone al confine del Parco, è reale e incombente. Certo è che non ci si spiega come mai dei lupi tanto affamati siano potuti scendere fino a 450 metri di altitudine. Appare inconsueta, e per questo ancora più temibile, la possibilità che i lupi della Majella possano avvicinarsi tanto ai centri abitati collinari. Un fatto nuovo per il quale è necessario assumere subito dei provvedimenti per la sicurezza dei cittadini».