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Spaccio di droga, operazione polizia: 13 misure cautelari eseguite

Spaccio di droga, operazione polizia: 13 misure cautelari eseguite.
Operazione antidroga della polizia, con l’esecuzione di 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, italiane e straniere, disposte dal Gip del Tribunale di Pescara ed eseguite dalla Questura di Pescara in collaborazione con quella di Napoli.

Le indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Pescara sono partite dall’ottobre del 2018.
Nell’occasione fu sorpreso e arrestato un 21enne nigeriano, nei pressi del Terminal Bus di Pescara (giunto nella città adriatica a bordo di un autobus proveniente da Roma), poiché trovato in possesso di 2 chili di marijuana.

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Stando a quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile, il “carico” di stupefacente in questione avrebbe avuto come destinatario un 25enne africano residente a Montesilvano.
Il 21enne avrebbe inoltre effettuato altri 7 viaggi ritenuti “sospetti” tra la Capitale e Pescara.

Tramite intercettazioni telefoniche e pedinamenti, gli investigatori avrebbero scoperto come il 25enne fosse dedito a una intensa attività di spaccio di marijuana e hashish.
Lo stupefacente in questione sarebbe stato venduto ai clienti tramite appositi appuntamenti nei pressi della pineta di Montesilvano o nei pressi degli stabilimenti balneari della zona.

Nei confronti del giovane è stata pertanto emessa ed eseguita una ordinanza che ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere (al 25enne sarebbero contestate 13 imputazioni di spaccio, in base agli accertamenti eseguiti dai poliziotti della sezione antidroga della Squadra Mobile di Pescara).
A fine 2018 gli agenti avrebbero inoltre arrestato un altro 25enne nigeriano, sospettato di essersi rifornito dal giovane, e sorpreso mentre cedeva dello stupefacente a un altro giovane (con sequestro di circa 20 grammi di marijuana nell’occasione).

Gli agenti, risalendo ai contatti del 25enne residente a Montesilvano sarebbero giunti a un 37enne di origini campane ma residente nel Teatino. Per quest’ultimo, ritenuto dagli investigatori uno dei fornitori del 25enne, il Gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

All’inizio dello scorso anno il 37enne sarebbe stato inoltre arrestato insieme alla sua compagna, poiché trovato in possesso, all’interno dell’auto fermata dagli agenti in un’area di servizio dell’autostrada, di 10 panetti di hashish del peso di circa 2 chili. Oltre a ciò, in casa dei due sarebbero stati rinvenuti e sequestrati altri 50 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

Tra gli altri contatti sarebbe stato individuato anche un 44enne pescarese già noto alle autorità, nei confronti del quale è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere. All’uomo sarebbe stata contestata anche la cessione (in concorso con altri 2 giovani residenti in Campania), di 3 chilogrammi di hashish a un pescarese e di 230 della stessa sostanza a un giovane del Chietino.
L’uomo, seguito dagli agenti della Squadra Mobile, avrebbe incontrato le due persone nei pressi di un centro commerciale del Pescarese, attendendo poi l’arrivo dei due uomini dalla Campania per la consegna, tramite l’uomo pescarese, dello stupefacente.

I due, in seguito alla perquisizione domiciliare ricevuta in serata da parte della polizia, sarebbero stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio. In riferimento a tale episodio i due campani sono stati sottoposti dal Gip all’obbligo di dimora nei comuni di residenza, misura eseguita dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Anche nei confronti della compagna del 44enne pescarese è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora. Stando a quanto riferito dalla polizia lo scorso anno la donna insieme al compagno si sarebbe recata in Campania per l’acquisto di 5 chili di hashish e 150 grammi di cocaina. Nell’occasione la coppia si sarebbe accorta di essere seguita dalla polizia. Gli agenti in tale operazione arrestarono in flagranza un 42enne, trovato in possesso dello stupefacente in questione presumibilmente destinato alla coppia.

Un nuovo fronte di indagine della Squadra Mobile, partito dall’uomo pescarese, avrebbe coinvolto altri due uomini, padre e figlio nati all’estero ma residenti in provincia di Pescara. Nei confronti dei due il Gip, “ritenendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione e spaccio di sostanze psicotrope, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere”.

Stando a quanto emerso nei servizi di osservazione svolti dalla polizia, e dalle intercettazioni telefoniche, padre e figlio, avvalendosi di una loro parente (finita agli arresti domiciliari), avrebbero utilizzato la loro abitazione come “punto di riferimento logistico per l’attività di spaccio al minuto di marijuana e cocaina”.

In base a quanto riferito, utilizzando un linguaggio convenzionale in codice (per indicare la droga si parlava di “birra”, “accendini”, “lampadine”), sarebbero emersi rapporti con diversi clienti, i quali si sarebbero recati nella cittadina in provincia di Pescara per rifornirsi della dose di stupefacente.

Gli agenti, appostati nei paraggi, avrebbero monitorato le compravendite di stupefacente, segnalando gli assuntori alla Prefettura in quanto dediti al consumo di droga.

Il pescarese e uno dei campani, insieme a un 34enne residente a Montesilvano, sarebbero inoltre accusati di aver ceduto a un 39enne domiciliato nel Pescarese 50 grammi di cocaina. Quest’ultimo avrebbe poi consegnato lo stupefacente a una 45enne residente a Francavilla al Mare, a sua volta arrestata in flagranza di reato dagli agenti della Squadra Mobile durante lo scorso anno.

In riferimento a tale episodio, nei confronti del 34enne e del 39enne domiciliato nel Pescarese è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza.
Nei confronti di un 34enne straniero residente a Montesilvano è stata inoltre disposta la misura cautelare della custodia in carcere.
Quest’ultimo sarebbe ritenuto uno dei fornitori del gruppo familiare del Pescarese. L’uomo, durante lo scorso anno, era stato arrestato proprio nei pressi dell’abitazione di padre e figlio, trovato in possesso di oltre 50 grammi di cocaina (e altri 50 grammi di stupefacente rinvenuti in casa a Montesilvano).

Nell’operazione è finita agli arresti domiciliari anche una 31enne pescarese. La donna, secondo l’accusa, si sarebbe rifornita di svariati quantitativi di cocaina da uno degli altri destinatari delle misure cautelari, rivendendola a sua volta a terzi. Durante lo scorso anno la giovane donna sarebbe stata sorpresa dalla polizia con circa 10 grammi di cocaina, subito dopo aver ceduto un grammo della sostanza a un suo conoscente.

Come specificato dalla polizia, oltre alle 13 persone destinatarie dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, nell’indagine della Procura di Pescara risulterebbero indagati altri 3 soggetti.
Nella perquisizione eseguita nella mattinata di oggi, mercoledì 27 maggio, in un’abitazione del Pescarese, alla quale hanno preso parte anche unità cinofile antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, sarebbero stati inoltre rinvenuti e sequestrati otto involucri contenenti un totale di 4 grammi di cocaina. I possessori avrebbero tentato di disfarsi di tali involucri scaricandoli nel water. Oltre a ciò sarebbero stati rinvenuti 4 involucri contenenti 13,6 grammi di marijuana, oltre a un bilancino di precisione.

Alla luce di ciò gli agenti hanno pertanto segnalato, con ulteriore comunicazione di reato, due persone all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di tale quantitativo di droga.

foto di repertorio