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Montesilvano, campagna informativa “Io non rischio”: ecco come comportarsi in caso di alluvione

Si è svolta nel parco Papa Giovanni Paolo II a Montesilvano, nelle giornate del 17 e 18 ottobre 2015, la campagna informativa promossa dalla Protezione Civile, intitolata “Io non rischio“.
Nello specifico, i volontari della Croce Rossa del comitato locale di Penne, guidato da Gianni Taucci, hanno allestito uno stand informativo volto alla sensibilizzazione dei cittadini in merito ai rischi alluvione.

È stato inoltre distribuito del materiale informativo contenente indicazioni sui comportamenti da tenere in caso di inondazioni.
Lo stand è stato visitato anche dai ragazzi del Liceo scientifico D’Ascanio e durante l’incontro si è ripercorsa la storia delle grandi alluvioni che hanno colpito la città di Montesilvano, a partire dal 1956, quando se ne verificarono ben 2 e poi ancora nel 1961, 1992, 2013 e 2015.

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Qui di seguito, alcuni dei consigli utili forniti dai volontari per sapere come agire in caso di alluvione:

  • Non dormire nei seminterrati e chiudere porte di cantine o garage, solo in caso questo non costituisca un pericolo per la propria incolumità.
  • In caso di spostamenti necessari, valutare prima il percorso da seguire evitando le zone allagabili.
  • Non uscire o scendere in cantine, per mettere al sicuro l’automobile o altri beni. Non bere acqua dal rubinetto perché potrebbe essere contaminata, chiudere il gas e disattivare l’impianto elettrico.
  • Nel caso in cui ci si trovi all’aperto, cercare di allontanarsi dalle zone allagate e raggiungere le aree vicine più elevate, facendo attenzione a dove si cammina, perché potrebbero esserci tombini aperti o buche e voragini.
  • Evitare sottopassi, argini o ponti.

Sono stati forniti consigli utili anche su cosa fare dopo l’alluvione:

  • Prestare attenzione alle aree in cui l’acqua si è ritirata poiché il fondo stradale potrebbe essersi indebolito e cedere.
  • Prima di bere l’acqua dal rubinetto verificare che non vi siano ordinanze comunali che lo vietino.
  • È importante che i cittadini conoscano il piano di emergenza della propria città.

A tal proposito, Montesilvano ha approvato un nuovo piano lo scorso luglio, in cui sono indicate le varie modalità di intervento a seconda della situazione.
Nel piano sono stati individuati 36 edifici strategici da utilizzare in caso di necessità tra cui il Municipio, il centro operativo comunale, scuole, impianti sportivi, il Palacongressi e 24 aree di attesa tra piazze e parcheggi.
Sono state trovate anche due zone di accoglienza (gli stadi Speziale e Mastrangelo) e due di ammassamento (il giardino di via Gramsci e il parcheggio del Cormorano lungo corso Umberto).
Il piano prevede anche 10 responsabili delle funzioni di supporto, scelti con una delibera di Giunta lo scorso marzo, ossia i dirigenti comunali.