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Loreto Aprutino, rapinano e minacciano di morte 13enne alla fermata del bus: arrestati 2 minorenni

Avrebbero rapinato e minacciato di morte un ragazzino alla fermata del bus a Loreto Aprutino: questo l’episodio del quale si sarebbero resi protagonisti due minorenni arrestati dai carabinieri venerdì scorso, 22 giugno.
A finire ai domiciliari, con l’accusa di rapina aggravata in concorso ai danni di un 13enne, un 15enne di Loreto Aprutino e un 16enne di Cepagatti.

L’episodio del quale si sarebbero resi protagonisti i due minorenni arrestati (su provvedimento della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, che ha chiesto e ottenuto dal Gip l’emissione della relativa ordinanza) è avvenuto durante lo scorso mese di maggio alla fermata dei “Cappuccini” dell’autobus a Loreto Aprutino.

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Stando alle ricostruzioni sull’accaduto, i due giovani arrestati, scesi dall’autobus di linea, si sarebbero avvicinati a tre studenti minorenni in attesa di salire sul bus.

Con prepotenza i due avrebbero preteso dai giovanissimi studenti soldi e sigarette.
Il rifiuto di questi ultimi avrebbe scatenato una reazione violenta.

I due avrebbero infatti preso di mira il più giovane degli studenti, 13enne e, dopo avergli strappato di dosso una sacca, si sarebbero impossessati del portamonete trovato all’interno.
Le suppliche della vittima di ottenere nuovamente il portafogli avrebbero provocato ulteriori reazioni da parte dei 2 minorenni.

Questi ultimi avrebbero “consigliato” alla vittima di non insistere, minacciandolo, secondo quanto appurato dai militari, di “spedirlo all’obitorio”.
Oltre a ciò, avrebbero ordinato alla giovanissima vittima di consegnare loro la maglietta che indossava, dicendo che avrebbero dovuto portarla a “quello che comanda tutta Pescara”, ossia un loro amico coetaneo.

Prima di allontanarsi, con l’arrivo di un adulto, gli aggressori avrebbero intimato alla vittima di non raccontare quanto appena avvenuto, altrimenti “lo avrebbero raggiunto a casa”.
La vittima della rapina e delle minacce solamente dopo alcuni giorni di riflessione sarebbe riuscita a raccontare tutto ciò ai propri genitori.

Questi ultimi, sentito il racconto, si sarebbero rivolti ai carabinieri di Loreto Aprutino.
I militari avrebbero immediatamente fatto scattare indagini e approfondimenti, i quali hanno portato a ricostruire l’intera vicenda e a identificare i due aggressori.

Al fine di prevenire tali reati la Compagnia dei Carabinieri di Montesilvano, in sinergia con gli altri comandi dell’Arma spesso procede alla realizzazione di incontri, durante il periodo scolastico, all’interno delle scuole del territorio.
Tali incontri, che come annunciato dai militari riprenderanno anche durante il prossimo anno scolastico, sono volti a sensibilizzare gli stessi studenti sulla cultura della legalità, sui diritti umani, sulla violenza in genere, sul bullismo, lo stalking, il femminicidio, la pedopornografia, la sicurezza stradale, l’uso e lo spaccio di stupefacenti, l’abuso di alcol, e i rischi eventualmente connessi all’accesso a internet.