Il reato più grave del quale dovrà rispondere è incendio boschivo colposo. Per questa ragione un 50enne della provincia di Chieti è stato fermato, denunciato a piede libero e deferito all’autorità giudiziaria questa mattina, mercoledì 13 settembre, dai carabinieri forestali per aver appiccato un rogo, utilizzando materiale infiammabile, nel parco nazionale della Majella.
Nello specifico, l’uomo aveva acceso il fuoco nel sentiero dello Spirito, tra gli eremi di Sant’Angelo a Lettomanoppello e Sant’Onofrio a Serramonacesca a 800 metri di altitudine. I reati per i quali è accusato prevedono pene fino a 6 anni di carcere.
I militari dell’Arma della Stazione Parco di Lettomanoppello, coordinati dal maresciallo Maurizio Colantoni, mentre eseguivano un’attività di controllo preventiva, sono entrati in azione dopo aver ricevuto la segnalazione di un cittadino che si è accorto del rogo, hanno prima verificato come ci fossero state delle fiamme (spente dai carabinieri forestali stessi) e subito dopo aver ascoltato alcune testimonianze sono arrivati al responsabile.
Il 50enne è stato ascoltato per circa 5 ore ammettendo, alla fine, le sue colpe.
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