Furti a Loreto Aprutino e Moscufo, le indagini dei carabinieri sulla banda della Fiat Bravo

Indagini dei carabinieri su diversi furti a Loreto Aprutino e Moscufo.
I militari del Comando Stazione di Loreto Aprutino sono infatti all’opera da tempo su una serie di attività predatorie avvenute nelle due cittadine del Pescarese durante lo scorso anno, e più precisamente tra i mesi di febbraio e giugno 2016.

A supporto dell’attività investigativa dei carabinieri, le telecamere di videosorveglianza del Comune di Moscufo, e in particolare i video registrati da uno dei dispositivi posizionati in piazza Umberto I nel centro in provincia di Pescara.
Grazie a queste ultime immagini i militari sono riusciti a identificare la presenza di un’auto “sospetta”, per la precisione una Fiat Bravo, che si aggirava per le strade di Moscufo proprio nei giorni in cui si sono poi effettivamente verificati i furti in paese.

L’auto è risultata essere in uso da parte di una famiglia già nota alle autorità di Collecorvino.
Le indagini in corso a Moscufo si sono poi “incrociate” con quelle di Loreto Aprutino.
In quest’ultima cittadina, infatti, è stata registrata una fattiva collaborazione da parte di diversi residenti.

Alcuni cittadini loretesi vittime di furti avrebbero infatti segnalato ai carabinieri della locale Stazione la presenza di alcune donne che indossavano gioielli e preziosi risultati rubati proprio all’interno delle loro abitazioni.
Grazie a queste ultime segnalazioni, i militari sarebbero riusciti a scoprire che la refurtiva veniva poi effettivamente indossata da alcune donne della stessa famiglia dell’auto individuata a Moscufo.

Tra le donne in questione vi sarebbe stata anche una ragazza minorenne.
Alla luce dei risvolti nelle indagini, i carabinieri hanno pertanto effettuato perquisizioni all’interno di due abitazioni di proprietà della famiglia in questione.

I decreti di perquisizione sono stati firmati da Valentina D’Agostino, per l’autorità giudiziaria di Pescara, e da Roberta Polella, per quanto concerne la Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila, essendo interessata nelle indagini, come accennato, anche una giovane al di sotto della maggiore età.