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Ipnotizzavano vittime per compiere rapine a bordo di un’Alfa Romeo: la scoperta dei carabinieri

Avrebbero ipnotizzato le loro vittime al fine di derubarle: questa la particolare tecnica utilizzata da una coppia di giovani rapinatori per compiere una serie di colpi in diverse zone d’Italia, tra le quali l’Abruzzo.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri della Stazione di Numana, in provincia di Ancona, e a finire nei guai sono stati due giovanissimi, un 20enne di nazionalità pakistana e una sua coetanea iraniana, entrambi residenti nella zona di Roma.

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I due sono stati denunciati a piede libero per concorso in rapina, e sono sospettati di aver utilizzato la tecnica dell’ipnosi per compiere diversi furti.
Stando alle ricostruzioni dei militari la coppia di 20enni, con dei movimenti repentini della mano avrebbe in qualche maniera ipnotizzato la vittima di turno la quale, non rendendosi conto di quanto stesse avvenendo, sarebbe stata derubata dell’incasso della propria attività commerciale.

Tra i colpi messi a segno con tale tecnica figurerebbe quello ai danni di un panificio della cittadina in provincia di Ancona durante la scorsa estate.
Durante le indagini i militari avrebbero inizialmente individuato l’auto utilizzata dai 2 rapinatori, vale a dire un’Alfa Romeo 159 con targa francese.

Poi, tramite individuazione fotografica, i due indagati sarebbero stati riconosciuti da alcune delle vittime.
In base a quanto emerso nelle indagini la coppia di giovanissimi non avrebbe agito solamente a Numana, ma anche in altre zone d’Italia, sempre utilizzando lo stesso metodo dell’ipnosi.

Tra le regioni finite nel mirino dei 2, l’Emilia-Romagna (Ferrara), la Toscana (Lucca), e anche l’Abruzzo, e nello specifico Teramo e Montesilvano.