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Agli arresti domiciliari, continuavano a compiere furti nelle case: bottino da 100mila euro

Sono in totale 3 le persone che sono state arrestate dai carabinieri di Chieti Scalo con le accuse di ricettazione e detenzione abusiva armi e munizionamento da guerra.
Due dei 3, di nazionalità rumena, hanno continuato a compiere furti (insieme a una terza persona) nonostante fossero ristretti agli arresti domiciliari.

Gli arrestati erano già sotto la lente dei militari dell’Arma in quanto ritenuti potenziali responsabili di alcuni furti commessi nell’ultimo periodo.

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L’attività investigativa è stata avviata in seguito a un normale controllo agli arresti domiciliari nel corso del quale i carabinieri hanno visto in camera da letto delle federe molto particolari e decisamente riconoscibili, che erano state rubate all’interno di un appartamento. Gli oggetti di dubbia provenienza sono stati fotografati e fatti vedere alla proprietaria che li ha subito riconosciuti.

Per questa ragione è scattata una minuziosa perquisizione domiciliare che ha consentito di scovare nella casa il seguente materiale:

  • monete da collezione;
  • attrezzi da cantiere;
  • spade antiche;
  • pellicce;
  • numerose cartucce da guerra di diverso calibro.

Il valore totale delle merce rinvenuta è stato quantificato in circa centomila euro. I 3 arrestati sono stati accompagnati al carcere di Chieti.