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Fausto Filippone appeso al viadotto per quasi 7 ore, la ricostruzione di una giornata drammatica

Una giornata drammatica segnata da tre vite spezzate e una estenuante trattativa durata ore e conclusa purtroppo nel peggiore dei modi, con la caduta e la morte sul colpo di Fausto Filippone: questa la prima ricostruzione di quanto avvenuto ieri, domenica 20 maggio, tra Chieti Scalo e il viadotto dell’autostrada A14 a Francavilla al Mare.

AGGIORNAMENTO: Filippone avrebbe lanciato la bambina mentre sopraggiungeva la polizia. Il “mistero” dei nomi sul bigliettino e gli ultimi sviluppi delle indagini QUI

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Pochi minuti prima delle ore 20 Fausto Filippone, il 49enne dirigente della Brioni, si è lasciato cadere nel vuoto, proprio mentre i vigili del fuoco stavano allestendo un gonfiabile per attutire una sua eventuale caduta, morendo sul colpo.

Stando alle primissime ricostruzioni sull’accaduto, l’uomo sarebbe rimasto scosso qualche mese fa dalla perdita di sua madre.
Poi, ieri mattina, il primo dramma, con la moglie, Marina Angrilli, insegnante in un liceo a Pescara, precipitata dal terzo piano di un palazzo a Chieti Scalo, nel quale si era recata per un sopralluogo con il probabile obiettivo di affittare l’appartamento a degli studenti.

Soccorsa da alcuni condomini, la donna è poi deceduta all’ospedale di Chieti. Filippone sarebbe poi tornato a Pescara, dove la coppia viveva, e avrebbe prelevato la figlia Ludovica, di 10 anni.
Con la piccola in auto, sarebbe giunto in autostrada (direzione sud) e, dopo aver accostato intorno alle 13 all’altezza del viadotto nel comune di Francavilla al Mare, avrebbe gettato la bambina nel vuoto.

La bambina sarebbe morta dopo un volo di 30 metri.
A quel punto il 49enne si sarebbe appeso alla parte esterna del viadotto Alento e gli automobilisti in transito, avendo notato la pericolosa azione compiuta dall’uomo, avrebbero allertato le autorità.

Da lì sarebbero partite le lunghe ed estenuanti trattative durate più di 6 ore con le forze dell’ordine e i mediatori presenti sul posto.
Il tutto, fino alle 19:57, quando Filippone si è lasciato cadere morendo a sua volta sul colpo.

Durante le serrate trattative per cercare di far desistere l’uomo dai suoi intenti, il 49enne avrebbe impedito a chiunque di avvicinarsi al corpo della piccola, minacciando di buttarsi nel caso in cui qualcuno si fosse avvicinato alla bambina.
Al momento la tragedia non avrebbe alcuna spiegazione, anche se le indagini coordinate dal sostituto procuratore di Chieti cercheranno di fare luce sull’intera vicenda. A tal proposito, potrebbero essere disposte le autopsie sui corpi delle due donne decedute.