Dipendenti Asl assenti da lavoro ma retribuiti “beccati” in vacanza o in giro per questioni personali

La Guardia di Finanza di Nereto, coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, ha smascherato 2 dipendenti della Asl che usufruendo in maniera illecita del congedo straordinario retribuito per assistenza a familiari con disabilità grave si assentavano dal posto di lavoro.
L’accurata indagine portata avanti dalle Fiamme Gialle ha consentito di far emergere come i 2 lavoratori pubblici, legati da rapporti di parentela, si assentavano dal lavoro utilizzando le agevolazioni di legge per finalità esclusivamente di carattere privato, anziché assistere i soggetti disabili.

I finanzieri hanno controllato i 2 dipendenti della Asl tramite pedinamento, appostamenti e sopralluoghi per verificare l’effettiva assistenza prestata dagli stessi ai disabili.

Inoltre sono stati eseguiti dei rilievi fotografici grazie ai quali è stato documentato come in realtà nei giorni di assenza dal lavoro, regolarmente retribuiti, i due dipendenti svolgevano altre attività di carattere personale.
Addirittura, dall’indagine è emerso anche come i 2 dipendenti della Asl in alcuni casi durante il periodo del congedo straordinario retribuito, si trovavano addirittura in vacanza fuori regione.

Per i 2 è scattato il rinvio a giudizio al Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Teramo oltre al sequestro preventivo/per equivalente di circa 70 mila euro, quale ingiusto profitto consistente nel riconoscimento del beneficio di legge e nella conseguente illecita fruizione dei periodi di congedo straordinario retribuito, per un totale complessivo di 1.337 giorni di indebita assenza dal lavoro.