Coronavirus e stress: tutto quello che bisogna sapere

Quello che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora vivendo, è un periodo pieno di ansia. Il Covid-19 ci ha fatto riscoprire la nostra fragilità emotiva: e anche se ora la quarantena è finita, abbiamo comunque dovuto rivalutare le nostre abitudini, la routine quotidiana, il rapporto con l’altro.

Vi sono, tuttavia, alcuni accorgimenti che possiamo seguire per gestire in maniera adeguata la paura e le preoccupazioni che a vari livelli incidono sul nostro vivere quotidiano. A tal proposito vogliamo ringraziare la Dott.ssa Montano, che esercita la professione di psicologa a Pescara, per i suoi suggerimenti in merito. Ricordiamo che la psicoterapeuta mette a disposizione un servizio di consulenza e di sostegno, e che tratta numerosi tipi di disturbo – compresi gli attacchi di panico e le problematiche legate al sonno, che non poche persone hanno sperimentato nel corso del lockdown.

Il controllo delle sensazioni negative

Per far fronte allo stress da Coronavirus, è essenziale innanzitutto esercitare un controllo su se stessi e mantenere una percezione razionale della realtà al fine di valutare gli accadimenti nel modo più obiettivo possibile, poiché la stessa realtà può risultare distorta a causa dell’angoscia, della tristezza e del nervosismo.

In tali circostanze, è necessario porsi una serie di domande: qual è la situazione effettiva? In che misura mi sto facendo condizionare dal timore? Perché, esattamente, provo questa rabbia, questa apprensione costante?

È utile appuntare le risposte su un taccuino, sia per rileggerle nei momenti difficili sia per verificare i mutamenti emozionali e umorali con il passare del tempo. Occorre tener presente che è assolutamente normale provare emozioni negative: ciò che conta è contenerle, affinché non condizionino in toto la nostra esistenza.

L’importanza delle piccole cose

Con la quarantena siamo stati costretti ad affrontare, nella maggior parte dei casi, giornate ripetitive e sempre uguali: ad eccezione di chi doveva comunque uscire per andare al lavoro, in balia del costante terrore del contagio, molte persone hanno visto la propria vita rallentare, le proprie consuetudini svanire.

Abbiamo appreso, però, anche il valore delle piccole cose, di quei gesti che prima davamo per scontati e che ora ci appaiono – giustamente – tanto preziosi. Questa consapevolezza è alleata del nostro equilibrio e della nostra stabilità psicologica: ci porta a donare maggiore spazio a riti come quello della colazione o della merenda in famiglia, alle semplici chiacchierate con i nostri cari, alle pause da dedicare al caffè, alla musica, alla lettura di un buon libro.

Per gestire lo stress, è indispensabile ritagliarsi quotidianamente qualche ora per ciò che ci fa star bene. Trovare uno spazio per se stessi e per i propri interessi è uno stratagemma fondamentale per tenere bassi i livelli di ansia.

Lavoro e smart-working

Non tutti, prima dell’emergenza, erano abituati a lavorare da casa, anzi: quella dello smart-working non era una modalità particolarmente diffusa, almeno non quanto lo sia attualmente.

Chi è andato incontro a questo cambiamento potrebbe adottare alcune accortezze per rendere più piacevole il proprio home-office. Quest’ultimo, ad esempio, deve essere luminoso e arieggiato, così da allontanare qualsiasi sensazione di oppressione e di claustrofobia. L’ambiente può essere vivacizzato con piante, foto, disegni, soprammobili, proprio come si fa spesso con la scrivania in ufficio.

In aggiunta, coloro che lavorano tra le mura domestiche dovrebbero alzarsi comunque presto e prepararsi come se dovessero uscire. Qualche volta è piacevole restare in pigiama e pantofole, ma un’abitudine del genere è deleteria se prolungata!

I benefici dell’attività fisica

Lo sport è un autentico toccasana contro l’angoscia e i cattivi pensieri. Il movimento, infatti, stimola la produzione del cosiddetto ormone del buonumore, la serotonina; in più, durante gli allenamenti il nostro cervello rilascia endorfine, il che contribuisce tantissimo alla riduzione dello stress.

Non bisogna dimenticare che l’esercizio fisico ci aiuta a concentrarci sul corpo piuttosto che su un continuo rimuginare, e migliora anche la qualità del nostro sonno. Chi non se la sente – o non ha il tempo – di tornare in palestra può comunque eseguire un workout a casa, magari con uno strumento come la cyclette o il tapis-roulant. Ancora più efficaci contro l’ansia sono il jogging e le camminate veloci al parco, un’ottima occasione per respirare aria pura e ritemprare lo spirito in mezzo al verde.

È bene, inoltre, ricorrere ad alcune strategie per mantenersi attivi: prima fra tutte, quella di alternare il lavoro sulla sedia o il riposo sul divano con un po’ di sano stretching. In questo modo sgranchiamo le gambe, ci teniamo impegnati ed evitiamo una sedentarietà eccessiva.

Per il resto, le preoccupazioni possono essere fronteggiate con il supporto di chi ci sta intorno, con riflessioni logiche e con adeguate distrazioni. E chi ha un disagio psicologico marcato non deve avere vergogna di chiedere il sostegno di un professionista!