Il nome dato al convegno che si terrà all’università di Teramo ha iniziato a fare il giro del web e dei social network, con commenti, messaggi e post di indignazione sulla “scelta” del nome dato all’evento.
“Dalla grande calamità una valanga di opportunità“, questo il titolo del convegno in programma domani mattina, giovedì 22 giugno, al Campus universitario Aurelio Saliceti, Facoltà di Scienze politiche di Teramo.
Per vedere la locandina clicca sull’immagine qui di seguito:
Sullo sfondo della locandina con il programma dettagliato degli interventi previsti e degli ospiti, l’immagine di una valanga.
AGGIORNAMENTO: Convegno annullato, ecco le dichiarazioni del rettore dell’università QUI
Nelle ultime ore l’immagine in questione sta facendo il giro del web, provocando l’indignazione di numerosi utenti, i quali stigmatizzano la scelta del titolo, poiché ritenuto poco rispettoso soprattutto per le famiglie delle 29 vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola dello scorso gennaio.
Diversi utenti hanno associato il “cattivo gusto” nella scelta del titolo del convegno alla vignetta diffusa da Charlie Hebdo proprio pochi giorni dopo la slavina che ha travolto la struttura in provincia di Pescara.
E tra i loghi presenti sulla locandina finita nell’occhio del ciclone del web figura anche quello della Regione Abruzzo, così come viene annunciata la presenza del governatore Luciano D’Alfonso.
Su quest’ultimo aspetto, però, è intervenuto direttamente il presidente della Regione il quale, oltre a confermare la sua assenza all’appuntamento, ha commentato prendendo le distanze anche dal titolo “incriminato”:
Non sarò presente al convegno “Dalla grande calamità una valanga di opportunità” previsto domani a Teramo poiché non risultano inviti in questo senso alla mia segreteria né richieste di patrocinio alla struttura di Presidenza.
Tra l’altro, domani sarò impegnato a Roma in una serie di appuntamenti istituzionali calendarizzati da tempo, primo tra i quali quello in Conferenza delle Regioni alle ore 8,30 cui seguiranno un incontro con i vertici di Enel alle ore 12,30 e la partecipazione alla Cabina di coordinamento per la ricostruzione alle ore 15.
Stigmatizzo il titolo dato all’incontro, che mantiene sanguinante una ferita dolorosissima. Le parole a volte sono sassi, anche se involontari.
Sulla vicenda, oltre al governatore D’Alfonso, e ad altri esponenti del mondo politico locale e regionale, è intevenuto anche Gianluca Tanda, presidente del Comitato Vittime di Rigopiano.
Queste le sue parole sulla vicenda:
“Dalla calamità una valanga di opportunità”, questo è il titolo del convegno, organizzato dall’università di Teramo e patrocinato dalla “Regione Abruzzo” e dalla “Fondazione Gran Sasso”, che si terrà domani 22 giugno 2017 presso la sala conferenze del campus universitario Aurelio Saliceti.
Noi del “Comitato vittime di Rigopiano” ci chiediamo, innanzitutto, come sia possibile che un’università possa dare un titolo di così cattivo gusto ad un convegno, denigrando totalmente il dolore di chi sotto una valanga ha perso tutto. Quale valanga di opportunità possono nascere da un disastro costruito (non una semplice calamità) come quello di Rigopiano? Forse le opportunità che lo Stato avrebbe dovuto offrire ai figli che sono rimasti orfani dei genitori e ai genitori che sono rimasti orfani dei figli?
Perché solo adesso tutto questo interesse a parlare di valanghe, perché solo adesso che ci troviamo qui a piangere 29 persone tutti parlano di un problema che in Abruzzo è sempre esistito ma nessuno si è mai preoccupato di affrontare?
Non servono convegni in cui chi aveva la possibilità di evitare tutto questo può intervenire riempiendosi la bocca di belle parole per lavarsi la coscienza, disinteressandosi completamente di chi sta soffrendo e ridendo in faccia a chi semplicemente gli chiede: “PERCHE’ TUTTO QUESTO?”
Questo titolo fa tornare in mente le intercettazioni che seguirono il terremoto dell’Aquila, in cui alcuni imprenditori sorridevano alla notizia del terremoto per i benefici che avrebbero tratto dalla costruzione. Tutto ciò rafforza la nostra convinzione di vivere in uno stato assente e corrotto.
Noi faremo comunque il possibile per fare in modo di boicottare questo convegno.