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Caramanico e San Valentino, azione antibracconaggio di Wwf e Forestali

Guardie giurate e volontari del Wwf insieme per un’azione antibracconaggio, in collaborazione con il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Cta) di Guardiagrele del Corpo Forestale dello Stato e con il Parco Nazionale della Majella nella fascia montana tra Caramanico Terme e San Valentino in Abruzzo Citeriore.

L’obiettivo è quello di contrastare fenomeni di bracconaggio nell’area protetta e nelle zone circostanti, ha riguardato questa volta il monte Morrone. Sotto la supervisione di graduati e agenti della Forestale, sono stati formati gruppi misti con guardie Wwf e dipendenti del Parco.

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I gruppi si sono mossi su percorsi concordati battendo a tappeto il territorio, alla ricerca soprattutto dei lacci che i bracconieri piazzano in punti strategici per catturare fauna selvatica con modalità vietate e crudeli.

«È capitato», dice il Wwf, «purtroppo in passato che i lacci abbiano ucciso anche animali particolarmente protetti per i quali tali sistemi abusivi di caccia rappresentano un gravissimo rischio, e ci riferiamo in particolare all’orso marsicano, specie simbolo dell’Abruzzo recentemente avvistata anche sul Morrone e al lupo, oltre che al cervo e al capriolo».

«Per le nostre guardie giurate e per i nostri attivisti», commenta il delegato regionale del Wwf Luciano Di Tizio, «è un onore partecipare a queste azioni. Speriamo di poter dare un contributo importante e sempre maggiore per la difesa della natura nel Parco e in tutta la Regione».