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Barriere A14 e traffico su Statale 16, presidente Regione Abruzzo Marsilio: “Risolvere emergenza”

Traffico A14 e Strada Statale 16 in Abruzzo dovuto al divieto di transito per i mezzi pesanti su un tratto dell’autostrada (leggi QUI), interviene il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
Il governatore nella giornata di ieri, 8 gennaio, ha fornito alcuni dettagli sulle criticità riscontrate sulla viabilità ordinaria (per le reazioni del sindaco di Montesilvano clicca QUI, per le richieste del primo cittadino di Città Sant’Angelo clicca QUI) e sulla riunione del Comitato operativo viabilità svoltasi a Pescara (per i criteri e le modalità per chiedere il rimborso del pedaggio autostradale clicca QUI).

Qui di seguito i dettagli e le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio:

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“La riunione del Cov (Comitato operativo viabilità), che si è svolta a Pescara ha messo a nudo le difficoltà e gli enormi disagi a cui l’intera collettività è sottoposta. Da responsabile regionale di Protezione civile mi preme evidenziare che solo la fortuna ha evitato possibili tragedie. Lo testimonia la vicenda di due ambulanze che nella giornata di ieri sono rimaste imbottigliate nel traffico durante operazioni di soccorso ed emergenza. Vanno trovate soluzioni con urgenza perché anche la Protezione civile rischia di non essere in grado di garantire l’operatività in situazioni di emergenza. Bisogna infatti continuare a sperare nella clemenza delle previsioni meteorologiche, anche pochi centimetri di neve metterebbero in ginocchio l’intera area interessata dall’appesantimento del traffico, ad oggi già gravata da rischi per la salute pubblica a causa dell’inquinamento dell’aria e di quello acustico che si registra in queste ore. Ci permettiamo di sollecitare con convinzione soluzioni alternative, nelle more di una definitiva messa a norma della struttura autostradale. Rimodulare il transito sulla sede autostradale, riaprendola ai mezzi pesanti, con un prefissato limite di velocità e obbligo di distanze di sicurezza, a mio modesto avviso, sarebbe meno gravoso e rischioso rispetto all’attuale traffico bloccato a causa degli ingorghi che derivano dalle criticità sulla viabilità ordinaria. La diversa disciplina del traffico sottoporrebbe a minore stress gli stessi cavalcavia sotto indagine, oggi costretti a subire il peso di vetture ferme, e garantirebbe maggiore sicurezza”.