Search

Auto rubata in vendita in concessionaria usato: la scoperta della polizia stradale

Un’auto rubata in vendita in una concessionaria di automobili usate: questa la scoperta fatta dalla polizia stradale in provincia di Chieti e che ha portato alla denuncia di una persona e al sequestro del veicolo.
Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Chieti hanno effettuato appositi controlli su tutto il territorio provinciale e in particolare nei confronti di rivenditori di auto usate.

Oltre una decina gli esercizi commerciali sottoposti a controllo negli ultimi mesi, al fine di verificare la regolarità gestionale e amministrativa delle attività.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Durante l’ultimo controllo in un rivenditore di auto usate della provincia teatina gli agenti hanno notato la presenza di una vettura in vendita, una Fiat 500, nuova rispetto agli altri veicoli presenti.
L’auto, in base a quanto spiegato dalla polizia, era stata posta in vendita come veicolo di provenienza estera da immatricolare, e quindi ancora prova di targhe.

Analizzando la carta di circolazione del veicolo i poliziotti avrebbero notato una prima incongruenza che li ha insospettiti: il documento indicava il colore nero dell’autovettura mentre in realtà presentava vernice di colore grigio antracite.
L’approfondimento avrebbe portato quindi al controllo del numero del telaio, risultato abbinato a una Fiat 500 di colore bianco (e rivelatosi poi alterato).

Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire l’esatta provenienza della vettura prossima alla vendita a un ignaro prvato.
L’auto è risultata infatti oggetto di furto, nello scorso mese di gennaio, in provincia di Campobasso.

Gli agenti hanno pertanto provveduto al sequestro della vettura e alla denuncia in stato di libertà per ricettazione del titolare del negozio.
Durante i controlli, inoltre, due impiegate dell’esercizio sarebbero risultate non in regola, in quanto sprovviste di regolare contratto di lavoro.

A tal proposito la polizia ha inoltrato una segnalazione all’Ispettorato del lavoro e, secondo gli agenti, tra le conseguenze potrebbe esserci il rischio di chiusura dell’attività.