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Alloggi popolari Montesilvano, morosità di oltre 220mila euro

Una morosità totale che supera i 220mila euro, 4 procedure di sfratto condotte a termine con 3 alloggi assegnati a nuovi inquilini, mentre per il quarto la procedura è in dirittura d’arrivo. Questo il bilancio tracciato dall’assessore alle Politiche per la Casa del Comune di Montesilvano, Ottavio De Martinis a 2 anni dall’insediamento della giunta Maragno riguardo alle case popolari.

Sono 41 gli alloggi popolari di proprietà comunale che si trovano sul territorio di Montesilvano ai quali vanno aggiunti i 15 alloggi in locazione dislocati su via Vestina, corso Umberto e anche al confine con Cappelle sul Tavo. In merito alle assegnazioni degli alloggi comunali, ne sono state effettuate 7 provvisorie, 2 definitive a seguito di un provvedimento in sanatoria e un terzo provvedimento di assegnazione in sanatoria è in corso di istruttoria.

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Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia popolare, di proprietà dell’Ater, che ammontano a 310 appartamenti dislocati in via Rimini, via Verrotti, via Aldo Moro, via Foscolo, via Di Vittorio e via Cadorna.

«Negli ultimi due anni», spiega De Martinis, «abbiamo provveduto all’assegnazione di alcuni alloggi, consentendo, in tal modo, lo scorrimento della graduatoria vigente. Nel 2015, infatti, abbiamo assegnato 4 appartamenti, e dall’inizio del 2016, ne abbiamo affidati 5. Grazie alla collaborazione con l’Ater e al prezioso contributo della Polizia Locale e dei Carabinieri, sono state sventate diverse occupazioni abusive, ripristinando i diritti di quelle famiglie che, ferme in graduatoria, attendevano da tempo. L’ultima occupazione abusiva è stata risolta solo pochi giorni fa. Ora siamo a conoscenza di altre 5 situazioni di occupazioni abusive negli alloggi Erp. Abbiamo da diverso tempo preso contatto con l’Ater e sollecitato il loro ufficio legale al fine di condurre a termine le procedure di sfratto nel più breve tempo possibile. Abbiamo manifestato all’Ater la piena disponibilità alla collaborazione proprio per ripristinare lo stato di legalità di queste situazioni».