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Giorgia, volto femminile del Sambuceto Calcio: «Qui un ambiente sano e senza pregiudizi»

Una figura femminile nella società del Sambuceto Calcio: Giorgia Paolucci è infatti una delle donne che ricopre il ruolo di dirigente del sodalizio viola.
Un ruolo che la giovane assolve con professionalità e passione, in barba ai diversi pregiudizi che purtroppo, ancora oggi, sembrano “aleggiare” nel mondo del calcio anche a livello professionistico.

Un amore viscerale, quello di Giorgia per il calcio, sin dalla nascita: «In generale la passione per questo sport ce l’ho da sempre. Come tifosa, seguo le partite in tv. Mi sono avvicinata al calcio grazie a mio padre che mi ha inculcato questo amore. È stato arbitro federale e poi giocatore e dirigente, quindi posso dire di essere venuta a contatto questo mondo già da casa con la mia famiglia, e anche oggi non perdo occasione per seguire le partite con mio padre».

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La predilezione per quello che gli inglesi chiamano “soccer” sì è poi trasformata in partecipazione diretta, in particolare con i bambini del settore giovanile del Sambuceto.
Lo scorso anno ha infatti collaborato, al fianco di Igino Imbastaro e Filippo d’Alesio, ad allenare i Pulcini e i Piccoli Amici viola.

Poi, con la promozione del Sambuceto in Eccellenza, il “passaggio” alla prima squadra, nei molteplici ruoli di dirigente, speaker e addetta alle distinte.
E proprio in questo contesto, risultano eloquenti le parole di Giorgia Paolucci: «Non nego che, in generale, sia un ambiente spesso “diffidente”, perché magari possono esserci tanti pregiudizi, ma allo stesso tempo penso che un tocco di “femminilità” stia bene ovunque. Inoltre sono convinta che se si ha rispetto, professionalità e passione, chiunque possa emergere, nel calcio come in qualsiasi ambito, a prescindere dal proprio genere e dall’essere uomo o donna».

E proprio alla Cittadella dello Sport Giorgia sembra aver trovato un ambiente ideale: «A Sambuceto sono stata aiutata dal fatto che qui c’è una bella realtà, positiva e propositiva, e aperta anche al mondo femminile, senza alcun pregiudizio. E questo sia all’interno della società e nella squadra, che fuori dal “campo”, come dimostrano le molte donne che ogni domenica si incontrano sugli spalti per seguire con passione la squadra a Sambuceto e anche in trasferta».

La chiusura è quindi dedicata a un auspicio e un augurio particolari: «Cerco di dare sempre il meglio in quello che faccio e ringrazio la società del Sambuceto per questa opportunità. Inoltre, dato che oggi, 8 marzo, è la festa della donna, vorrei rivolgere un augurio a tutte le altre donne e dire loro che, se amano questo sport, possono avvicinarsi senza alcun problema, dimostrando così che la passione e la professionalità non hanno genere».