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Oipa, in meno di un anno recuperati duecento animali

Cento cani, 94 gatti e 6 animali selvatici per un totale di 200 animali recuperati sul territorio.

Questi i numeri di circa un anno di attività eseguita dall’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali, rappresentata a Pescara da un nucleo di guardie eco-zoofile e da un gruppo di volontari che operano in virtù di una convenzione stipulata con il Comune di Pescara nell’ottobre del 2014.

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Tra le attività dell’Oipa (che gestisce anche lo sportello informativo all’interno del Comune) quella di supporto ad Asl, polizia municipale e corpo forestale dello Stato in merito alla presenza di animali vaganti e per il soccorso e recupero degli animali in difficoltà.

I cani e i gatti feriti o malati sono stati ricoverati in 4 ambulatori veterinari privati che operano in convenzione con l’associazione stessa.

Diciassette cani e 48 gatti, tra gli animali recuperati, sono stati dati in affido e adozione. Sono stati effettuati anche controlli sullo stato di detenzione degli animali di proprietà, per un totale di circa 50 interventi, che hanno avuto come obiettivo quello di migliorare le condizioni degli animali. Solo in quattro casi si è reso necessario il sequestro degli animali e il trasferimento in strutture idonee.

Per quanto riguarda i gatti, gli interventi hanno riguardato animali in difficoltà: feriti, malati per lo più, assistenza ai cuccioli abbandonati e richiesta di sterilizzazione dei gatti di strada.

È stata messa anche in piedi, grazie a 11mila euro trovati dal Comune, un’opera di sterilizzazione sui gatti che non rientrano nelle colonie feline ricomprese nelle campagne Asl. L’opera è stata rivolta ai gatti cittadini, che si riproducono anche fino a 3 volte l’anno e in un anno, grazie al supporto delle associazioni la problematica si è ridotta al 50 per cento. In totale 248 i gatti liberi (215 femmine e 37 maschi) catturati, sterilizzati e rimessi sul territorio.

Sul fronte randagismo le segnalazioni raccolte sono state il 30 per cento, per il 25 per cento si tratta di cani smarriti e riconsegnati ai proprietari grazie al microchip, il 5 per cento, invece, ha bisogno di cure. Anche il numero di cani microchippati sta aumentando, segno che molti si stanno mettendo in linea con le normative.

«Abbiamo creato un felice sodalizio, perché quando l’istituzione non riesce ad arrivare ovunque diventa importante la collaborazione con le associazioni», afferma l’assessore alla Tutela Animale Sandra Santavenere, «specie in una realtà come quella pescarese dove ormai su 10 cittadini, 7 hanno animali in casa, a riprova della sensibilità forte e della risposta alle sollecitazioni che arrivano dal mondo associazionistico. L’assessorato collabora attivamente con la polizia municipale e la Asl per controllo del territorio e le varie profilassi che riguardano gli animali, abbiamo fatto una convenzione con l’Oipa per aumentare il monitoraggio sul territorio e con la Lega del Cane per quella del rifugio, c’è poi la Lav che ha portato avanti campagne per adozione, ma anche contro il circo che usa animali, per la tutela delle tartarughe e dei delfini adriatici. Tutto questo si è tradotto in informazione al cittadino sulle normative nazionali e a tutela degli animali, da cui comincia il percorso di educazione e sensibilizzazione».

Buonissimi i risultati anche sul fronte Lega del cane, al rifugio: 87 i cani trattati, di cui gli adottati sono stati 71 cani. Anche qui si sono messe in circolo attività di sensibilizzazione e interventi a tema sul territorio per il rispetto dell’ambiente,oltre a un open day presso il canile che non deve essere luogo di degrado ma di accoglienza, attività di vicinanza con il cittadino.