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Erica Abelardo e la “magia bianca” della Sand Art: «Sono una Peter Pan curiosa» [FOTO]

Erica Abelardo, visual designer, una dei pochissimi artisti al mondo in grado di manipolare granelli di sabbia su di un piano luminoso, creando immagini incantevoli e suggestive, ci racconta della sua esperienza artistica e della sua passione per la Sand Art, spettacolo che la porta a esibirsi in numerosi eventi in Italia e all’estero.

Per vedere le foto della galleria basta cliccare sull’immagine in basso:

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Erica Abelardo Sand Artist 5

Che cos’è la Sand Art e com’è nata la sua passione per questa tecnica?

«La Sand Art o meglio la Sand Animation consiste nella manipolazione dei granelli di sabbia in condizioni di controluce, su di un piano luminoso. Questa, però, è solo una fredda definizione tecnica. In realtà, amo la definizione più emozionale che un amico tempo fa le diede, ovvero che la Sand Art è una magia bianca nelle mani di maghi e maghe contemporanei. Ho conosciuto tale tecnica nel 2011 e ho avuto occasione di sperimentarla avendo a casa un vecchio tavolo luminoso inutilizzato. Dapprima lo usavo per visionare diapositive e negativi fotografici, era un oggetto vintage, obsoleto, che mio padre costruì ai tempi della fotografia analogica. È bastata un po’ di sabbia prelevata dalla spiaggia pescarese per fare le prime, timide prove. Sono una visual designer, mi occupo di grafica e disegno al computer, ho avuto sempre a che fare con il mondo digitale, impalpabile, in quanto i pixel sono materia virtuale solo visiva e non materica come lo sono i granelli. Oggi sono felicemente divisa tra i due mondi, staccarsi dal computer e maneggiare la sabbia o viceversa costituisce il mio equilibrio creativo».

So che si cimenta in numerose esibizioni live in Italia e all’estero. Che emozioni desidera trasmettere al pubblico tramite le illustrazioni che riesce a creare?

«Gli spettacoli con la sabbia hanno una comunicabilità immediata, solitamente non sono io a decidere cosa illustrare ma è l’evento che mi ispira l’argomento che andrò a sviluppare; il mio compito è quello di interpretare il tema e ciò, oltre ad essere un aspetto stimolante, mi concede la possibilità di variare il tipo di emozione da far arrivare al pubblico. Ogni volta è una sfida diversa. Mi piace ascoltare ciò che la gente ha percepito, a fine spettacolo, per conoscere e misurare tramite gli altri ciò che posso trasmettere».

Come si svolge uno spettacolo di Sand Art?

«Nel live, il tutto è ottimizzato da una proiezione simultanea su di un grande schermo, così da permettere allo spettatore di vedere le illustrazioni durante la loro realizzazione, in tempo reale. Si tratta di un viaggio a cui lo spettatore si sottopone senza conoscerne la meta. La musica dal vivo è l’elemento aggiuntivo fondamentale per la mia ispirazione: uso solo le dita e i palmi delle mani per creare le immagini, le trasformo, mutandole in altre forme. Esse subiscono una metamorfosi, in pochi attimi tutto si crea e si distrugge, ogni immagine è persa… rimane solo nella memoria degli spettatori».

3 parole per descrivere la sua personalità?

«Peter pan sono già 2 parole, la terza è sicuramente curiosa».

Quali sono le illustrazioni create con la sabbia a cui più è legata e perché?

«Non ho un’ illustrazione a cui sono più legata, le creo e le disfo di continuo….e spesso mi dimentico di fotografarle. In realtà cerco di non avere preferenze del mio operato, lascio questo divertimento a chi lo osserva. Posso individuarti, però, il momento che più preferisco di questo lavoro: ogni Sand Art che presento negli spettacoli è preceduta da una progettualità cartacea. Il primo step, per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro è l’ideazione di uno story board cronologico, una linea guida che memorizzo e studio prima del live. L’ultima fase è quella di mettere le mani sulla sabbia per allenare i movimenti e provarli ripetutamente, fino ad affinare i dettagli e accorciare il più possibile i tempi di realizzazione, che devono essere rigorosamente veloci. È forse questo il momento a cui sono più legata, la parte iniziale, ovvero quella creativa».

Progetti futuri?

«I progetti futuri riguardano una collaborazione con una grande orchestra sinfonica: musica classica abbinata a racconti di sabbia, ma mi fermo qui, senza svelare tutto».

Quali sono i suoi prossimi eventi in programma, in cui sarà possibile ammirare la sua arte dal vivo?

«Sono reduce da due eventi importanti, il recital di Paola Gassman per la Perdonanza Aquilana e la cerimonia di apertura dei Giochi del Mediterraneo con il progetto Sms Sand/Music/Soul con Michele Di Toro, Piero Delle Monache e Walter Caratelli. Il mio prossimo spettacolo sarà il 19 Settembre in Lombardia, a Cinisello Balsamo, all’interno di Villa Ghirlanda, un meraviglioso edificio storico tutelato come patrimonio culturale italiano».

Dove è possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulle sue attività?

«Ho un sito e una pagina facebook ».