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Targhe alterne, chiesto consiglio comunale straordinario: la giunta Alessandrini resta isolata

L’ordinanza che istituisce la circolazione a targhe alterne a partire da dopodomani, martedì 12 gennaio fino a giovedì 31 marzo, continua a scatenare polemiche e dissidi, sia interni alla maggioranza di centrosinistra che all’esterno.

L’ultima novità è la richiesta, che proviene da più parti, di un consiglio comunale straordinario per discutere della decisione assunta dal sindaco Marco Alessandrini e dalla sua giunta, praticamente in totale solitudine, visto che diversi esponenti del Pd, partito del primo cittadino stesso e principale della maggioranza, hanno espresso in maniera netta la loro contrarietà, almeno a parole: si dicono in opposizione alle targhe alterne i presidenti delle commissioni consiliari Mobilità e Ambiente, Francesco Pagnanelli e Fabrizio Perfetto, Piero Giampietro ed Emilio Longhi ma anche il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli nei commenti su Facebook si dissocia dalla scelta delle targhe alterne.

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In sede di assise civica si potrà forse avere la prova se alle parole di contrarietà dei consiglieri comunali di centrosinistra possa esserci anche un voto contrario all’ordinanza delle targhe alterne.

A richiedere il consiglio comunale straordinario sono il capogruppo comunale di Forza Italia, Marcello Antonelli, e il vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco: «Domani (lunedì 11 gennaio) protocolleremo la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale per fare luce e dibattere della vicenda inerente le targhe alterne e la qualità dell’aria di Pescara. Quella sarà l’occasione per obbligare tutti i consiglieri del Partito democratico a uscire allo scoperto e rivelare la propria linea, non è possibile che il Pd continui a prendersi gioco dei cittadini recitando, allo stesso tempo, il ruolo del partito di ‘lotta e di governo’, con alcuni consiglieri, come Pagnanelli e Perfetto che oggi si dissociano da decisioni assunte in quelle riunioni di maggioranza alle quali hanno essi stessi partecipato esprimendo consenso, com’è riportato nella stessa ordinanza del sindaco Alessandrini. Ma soprattutto sarà quella la sede per ribadire l’inutilità di quel provvedimento e, piuttosto, programmare l’attuazione di iniziative concrete che realmente consentirebbero di risolvere in maniera drastica l’emergenza smog».

«Provvedimenti tanto rilevanti per la vita dei cittadini, come l’istituzione delle targhe alterne e altre iniziative antismog», sottolinea l’ex vicesindaco Berardino Fiorilli e promotore dell’associazione Pescara Mi Piace, «non possono essere assunte dal sindaco Alessandrini, nella totale solitudine politica, senza un confronto con il territorio. A fronte dei disagi che migliaia di utenti andranno a vivere, e raccogliendo anche l’appello delle Associazioni di categoria come i commercianti, l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede la convocazione urgente di una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Pescara aperta al territorio e, nell’attesa, la sospensione di un’ordinanza comunque inutile rispetto all’emergenza già aria vissuta nel mese di dicembre».

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri: «Oggi Marco Alessandrini è a tutti gli effetti un sindaco politicamente isolato dalla città e sfiduciato dalla sua stessa maggioranza. L’istituzione delle targhe alterne rappresenta la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un sindaco-recordman di figuracce e di scelte sbagliate, e la sua stessa maggioranza sta prendendo le distanze da quelle scelte, dall’ordinanza della balneazione ai “miasmi intellettuali” del sansificio, dalla filovia alla riapertura al traffico delle isole pedonali alle targhe alterne, che rappresentano la “Caporetto” del Pd. Alessandrini oggi farebbe bene a raccogliere le proprie cose e a rassegnare le dimissioni, ammettendo la propria inadeguatezza a vestire panni che in 18 mesi non è stato in grado di rappresentare».

A tutto questo si aggiunge la contrarietà netta di Confesercenti e Confcommercio che hanno annunciato manifestazioni di protesta contro il provvedimento.