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Renzi a Pescara il 10 novembre, corteo di protesta nelle vie del centro

Giovedì 10 novembre, per l’intera giornata, il presidente del consiglio Matteo Renzi sarà tra Pescara e Spoltore, allo scopo di fare campagna elettorale a favore del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. Per l’arrivo di Renzi si stanno mobilitando diverse associazioni e diversi movimenti politici allo scopo di organizzare manifestazioni di protesta contro il primo ministro.

La manifestazione, alla quale hanno già aderito Collettivo Studentesco Pescara, Nuovo Senso Civico, PrimoFoglio, L’Altra Chieti, Uniti a Sinistra Francavilla, Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona, Zona22, Unione Sindacale di Base, Partito della Rifondazione Comunista, Confederazione Cobas, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, Coordinamento per il NO sociale, Movimento5Stelle, si chiama “No Renzi-Difendiamo l’Abruzzo, i diritti e la democrazia”.

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Il corteo nelle vie del centro di Pescara, al quale vengono invitati tutti i cittadini, si terrà giovedì 10 novembre alle ore 18.30, in piazza Sacro Cuore, e avrà come scopo quello di esprimere tanti No in una festa della partecipazione e della cittadinanza attiva e consapevole.

Questi alcuni dei No che esprimono le associazioni e i movimenti in vista della visita del presidente del Consiglio che avrà una giornata ricca di appuntamenti insieme al presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso:

  • a chi vuole continuare a buttare soldi in opere inutili e dannose, come tanta parte di quelle contenute nel Masterplan, invece di investire nella messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, abitazioni.
  • all’inceneritore che il Governo Renzi vuole imporre all’Abruzzo perchè siamo per la riduzione dei rifiuti e il ricilo per un’economia circolare.
  • a chi vuole consegnare il nostro territorio ai petrolieri e alle lobbies dell’energia. In migliaia abbiamo protestato contro Centro Oli, Ombrina e altri impianti pericolosi. Ora il governo, con la modifica del Titolo V della Costituzione, espropria le regioni di ogni competenza in materia per consentire alle società petrolifere di agire indisturbate senza che i cittadini possano far pressione sulle istituzioni locali. Questa è la filosofia di un governo lobbista che ha deciso di imporci anche la realizzazione di un inceneritore. Una politica di aggressione al territorio che impone la realizzazione del mega-metanodotto Snam in zone ad altissimo rischio sismico.
  • ai tagli alla sanità, alla modifica della Costituzione che sancisce la sepoltura del diritto alla salute come previsto dall’art.32, al trasporto pubblico e alle politiche sociali.
  • alla precarizzazione del lavoro, al Jobs Act e ad una politica economica che produce disoccupazione e lavori sotto-pagati e senza diritti.
  • a chi ci manda in pensione a 70 anni e ci chiede di fare un mutuo per andarci prima.
  • alla “buona scuola” dei presidi-manager e dei finanziamenti alle paritarie. Diciamo NO ad una alternanza scuola-lavoro non formativa che sfrutta le studentesse e gli studenti, che ci manda in aziende che non rispettano l’ambiente ed i diritti dei lavoratori come McDonald’s.
  • ai prepotenti che mettono le istituzioni al servizio dei banchieri, della finanza, dei poteri forti.
  • a controriforme gattopardesche che non incidono su corruzione e privilegi ma tagliano democrazia.
  • allo stravolgimento della Costituzione nata dalla Resistenza, per difendere i diritti, i beni comuni, la democrazia dall’attacco dei poteri forti e della finanza internazionale.