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Immigrazione, Forza Italia replica al sindaco sul numero di profughi

«I profughi che attualmente sono già ospitati su Pescara e provincia sono 400 e non i 100 menzionati dal sindaco Alessandrini che, con i numeri forniti, ha dimostrato di non avere la benché minima idea di quale emergenza si stia profilando per la città che amministra».

Questa la contro replica al sindaco Marco Alessandrini del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in merito al tema immigrazione e alla presenza nel territorio cittadino e provinciale di profughi (o presunti tali come sostiene Forza Italia) nelle strutture di accoglienza e alberghiere. Solo pochi giorni in un presidio di Forza Italia in via San Donato i residenti chiedevano maggiori tutele visto il continuo passaggio di immigrati.

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«Sino a oggi», aggiunge Sospiri, «la Prefettura ha già emesso 4 avvisi pubblici per reperire strutture disponibili all’accoglienza: con i primi due avvisi, su Pescara è stato dirottato il primo centinaio di immigrati, ospitati nelle strutture Caritas del rione Rancitelli e via Gran Sasso; con gli ultimi due avvisi su Pescara sono arrivati altri 115 immigrati, di cui 46 sono dislocati nell’hotel La Cascina, fra l’altro nel rione San Donato, con tutte le sue problematiche annesse, e 69 presso il dormitorio di via Alento, che infatti non può più ospitare i senzatetto stanziali del capoluogo adriatico, costretti di nuovo a dormire all’esterno della stazione ferroviaria centrale. A questa cifra, e siamo già a 215, parlando solo di Pescara dobbiamo aggiungere gli altri 46 già destinati al capoluogo adriatico, assegnati alla cooperativa romana Eta Beta, che ha pero’ dovuto mettere in stand by l’arrivo perché la struttura inizialmente individuata allo scopo, l’hotel Holiday, sulla riviera sud, sembra non essere dotata di mensa e dunque non è adeguata alla necessità, ma ora la cooperativa sta ovviamente cercando una struttura alternativa sempre sul territorio. Come se non bastasse, registriamo arrivi a piccoli gruppi di altre 20 unità di immigrati a settimana, delocalizzati da altre strutture limitrofe quando registrano il troppo pieno. A questo punto e’ evidente che il sindaco Alessandrini o non sa più contare, o non ha la più pallida idea della problematica, e questo forse è ancor più grave. Specie se consideriamo che il prossimo 21 agosto giungerà a scadenza il quinto bando della Prefettura sempre per reperire strutture per accogliere i profughi e non sappiamo quanti ne verranno eventualmente assegnati a Pescara».