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Forza Italia, dopo la nomina di Masci coordinatore è caos

Dopo la nomina di Carlo Masci quale coordinatore provinciale di Forza Italia (ha preso il posto di Lucio Petrocco), da parte del coordinatore regionale Nazario Pagano, e le successive polemiche di diversi esponenti del partito del leader Silvio Berlusconi, c’è qualcuno che passa ai fatti e si autosospende. Parliamo di Alessio Di Pasquale che, dopo qualche giorno di riflessione intensa, ha deciso di sciogliere il Club Forza Silvio Pescara Colli e di autosospendersi per protesta dal partito «fino a che le posizioni non si chiariranno, fino a quando non verrà fatta luce su questa situazione per me inaccettabile».

«Come Presidente del Club Forza Italia», aggiunge Di Pasquale, «a gennaio ho fatto il tesseramento dei soci che hanno pagato trenta euro pensando di andare a un congresso che designasse tutte le cariche del partito, mi vedo catapultare i nuovi coordinatori: prima Petrocco e ora Masci. Penso che in un partito, la leadership si conquisti con il consenso che sicuramente non proviene dall’alto ma dal basso, penso che alla base di una scelta, ci debba essere un confronto democratico, penso che il partito di Forza Italia che lotta da sempre per la Libertà, non può e non deve accettare posizioni di forza, tranne quella che ci ha sempre contraddistinto, cioè il consenso. Quindi presumo, che congressi non ci saranno e che il coordinatore regionale Pagano non li farà svolgere».

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Si unisce al coro di protesta anche il consigliere comunale ed ex vice presidente della Provincia Fabrizio Rapposelli: «Lo sfogo di Alessio Di Pasquale che si è autosospeso da presidente di un Club “Forza Silvio” di Pescara Colli in seguito alle nuove nomine dei coordinali provinciali di Forza Italia, tra cui Carlo Masci è assolutamente giustificabile. La nomina di Carlo Masci a coordinatore/commissario provinciale di Forza Italia, perché di fatto non si comprende ancora quale sia il ruolo appare in innanzitutto intempestiva in quanto arriva alla vigilia delle elezioni in diversi Comuni abruzzesi e, in questo momento, ha solamente acuito tensioni e “marette” interne già presenti. La nomina è intempestiva anche perché a livello nazionale non si parla altro di una nuova formazione politica di Centrodestra sul modello repubblicano americano; tra l’altro, così dicono i “rumors” romani, si tratta di nuova formazione che dovrebbe nascere e partire 1 giugno 2015! Quindi, a che pro, tale inopportuna e incomprensibile accelerazione?», si chiede Rapposelli.

Che aggiunge: «La nomina di Masci, inoltre, appare quanto mai inopportuna dal momento che, per quanto non ci sia nulla da eccepire sulla persona, lo stesso Masci è stato ed è tutt’ora leader e fondatore di una lista civica che, da sempre, per quanto alleato leale del centrodestra, ha sempre voluto mantenere una propria autonomia. A oggi, infatti, è ancora capogruppo di “Pescara Futura” al Comune di Pescara e non ha nemmeno pensato a dimettersi per entrare in Forza Italia in virtù della recentissima nomina. A conferma di quanto appena detto, ricordo che alle scorse elezioni politiche, si è candidato al Senato, in aperto contrasto con Forza Italia e con l’allora ministro uscente Gaetano Quagliarello, in totale autonomia con la lista “Abruzzo Futuro”. Si tratta di una nomina contro i consiglieri comunali di Pescara e contro i consiglieri provinciali, ognuno dei quali ha contribuito e contribuisce quotidianamente, con il proprio apporto, a tenere alto il gradimento degli elettori verso Forza Italia, e contro , inoltre, gli stessi elettori di Forza Italia, che avrebbero certamente gradito un confronto leale e democratica attraverso una altrettanto leale competizione elettorale interna a seguito della indizione dei Congressi Provinciali».