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Nuova Pescara, Cna: «Il consiglio regionale ha deciso di non decidere»

È critica la Cna (confederazione nazionale artigiani) di Pescara nei confronti del consiglio regionale che, ieri, era chiamato a decidere sulla nascita della Nuova Pescara ovvero la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, così come votato a maggioranza dai cittadini lo scorso anno.

«L’impressione è che il Consiglio regionale abbia “deciso di non decidere”, rinviando sine die un atto dovuto», dice la Cna provinciale che ritiene ci siano anche dubbi sulla stessa legittimità della decisione assunta: «La delibera del 12 novembre 2013 del Consiglio regionale, stabilendo all’articolo 8, che “nel caso in cui l’esito (del referendum, ndr) sia favorevole alla proposta, entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati, il Presidente della Regione presenta al Consiglio regionale un disegno di legge sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum”, non lascia spazi interpretativi alla fantasia, con l’individuazione del Presidente della Regione come soggetto attuatore della volontà popolare».

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Fuori luogo, sostiene la Cna, presieduta da Riccardo Colazilli e diretta da Carmine Salce, «è stato poi proporre una indebita commistione tra l’istituzione di Nuova Pescara e altri legittimi provvedimenti – come quello sullo status futuro dell’Aquila Capoluogo – che nulla avevano e hanno a che vedere tra loro; visto che si tratta di provvedimenti e procedure che possono e debbono marciare separatamente nelle sedi istituzionali».

Infine, la confederazione artigiana ricorda che sulla fusione dei tre Comuni si è espressa una larga maggioranza dei cittadini interessati, senza contare il pronunciamento favorevole dell’insieme delle forze economiche e sociali provinciali: «Il rischio è che la volontà popolare, pure formalmente richiamata in modo rituale e talvolta ampolloso, sia invece deliberatamente vanificata da giochi di palazzo. Sarebbe dunque oltremodo singolare se, a fronte di una volontà espressa dai territori interessati su un assetto istituzionale che riguarda solo loro, dovesse balenare il sospetto che ad altri territori ciò non sia gradito. Creando, in questo caso davvero sì, un precedente pericoloso».