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Società Teatro Musica “Luigi Barbara”, l’appello di Fumo: «Aiutateci, rischiamo la chiusura»

Mezzo secolo di attività con quasi 3mila manifestazioni realizzate e un pubblico che si aggira sui 2 milioni di persone.
Queste sono solamente alcune delle cifre relative alla Società del Teatro e della MusicaLuigi Barbara” di Pescara.
Numeri che, purtroppo, sembrerebbero destinati a rimanere tali, poiché la celebre Società corre il rischio di doversi sciogliere e quindi scomparire per mancanza di fondi.
Per scongiurare la chiusura della storica associazione, è stata anche lanciata un’apposita petizione online, alla quale possono partecipare tutti coloro che desiderano far sentire la propria “vicinanza” e solidarietà per quanto di buono fatto in campo culturale per Pescara e non solo da parte della Società.

E, a lanciare un ultimo disperato appello affinché le attività possano proseguire, è l’attuale presidente, nonché tra i principali fondatori dell’associazione, Lucio Fumo, il quale ripercorre brevemente la nascita della Società: «Nel 1966 nacquero contemporaneamente a Pescara il Circolo degli Amici della Musica, del quale facevo parte, e la Società del Teatro e della Musica, con Flaiano, Barbara, Tiboni, De Vincentiis, e tanti altri. Dopo pochissimi mesi ci siamo fusi, e da allora è nata l’associazione che prosegue ormai da quasi cinquant’anni la propria attività».
Il ricchissimo calendario di eventi sia nel campo teatrale che musicale, nel corso dei decenni ha coinvolto e appassionato tantissime persone, ma negli ultimi tempi qualcosa purtroppo è cambiato: «Negli ultimissimi anni si sono ridotti man mano i contributi da parte dello Stato e del Comune, e siamo stati costretti a ridurre progressivamente le nostre attività. L’anno scorso, poi», prosegue il presidente Fumo, «il Comune ha azzerato il contributo, e la Regione ha applicato un taglio, per tutto il settore, del 90%. Siamo passati quindi, nel breve volgere di pochissimo tempo, dai 200mila euro del 2008, ai soli 17mila del 2014 da parte della Regione. Attualmente, nel capitolo “cultura”, c’è solamente un milione circa di euro, a fronte dei 12 milioni del passato; ciò ovviamente non basta nemmeno a sovvenzionare le due o tre società più grandi che operano in ambito regionale».

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Sulle eventuali responsabilità di tale situazione, il presidente Lucio Fumo appare chiaro: «Vorrei sperare che non ci siano responsabilità dirette. La situazione del Comune, a livello finanziario, è ormai sotto gli occhi di tutti, e un discorso simile credo si possa fare anche per la Regione e il governo centrale. Il problema andrebbe quindi affrontato in maniera organica. Anche gli sponsor sono diminuiti, perché gli imprenditori risentono del periodo di crisi: nel nostro caso specifico, qualcuno si cancella, mentre molti altri diminuiscono il loro apporto».
E proprio sul discorso economico, il fondatore dell’associazione ci tiene a sottolineare che: «Nella Società del Teatro e della Musica da sempre nessuno percepisce uno stipendio, e i membri del consiglio direttivo comprano regolarmente l’abbonamento e pagano per assistere agli spettacoli. Non abbiamo quindi spese di gestione, eccezion fatta per i soli due dipendenti dei quali disponiamo, e che percepiscono uno stipendio».

La Società del Teatro e della Musica rischia quindi di sparire proprio alla soglia del suo 50esimo anno di attività, anche se il presidente Fumo non vuole rassegnarsi a tale eventualità: «In qualche maniera partiremo anche la prossima stagione, perché non possiamo mollare nell’anno del 50esimo anniversario. Stiamo quindi cercando di preparare comunque la stagione dei concerti e del teatro: non possiamo alzare bandiera bianca senza combattere».

Il presidente spiega anche a chi si rivolge la petizione online lanciata proprio sul sito ufficiale dell’ente (e accessibile cliccando su QUESTO LINK): «Ci rivolgiamo a tutti, e soprattutto al nostro numeroso pubblico. Al momento hanno firmato la petizione anche diversi colleghi da varie parti d’Italia. La petizione è quindi estesa a tutti quelli che ci tengono affinché prosegua la stagione teatrale e della musica».
L’appello non si è però limitato all’iniziativa online, ma ha cercato di coinvolgere e sensibilizzare anche l’amministrazione: «Abbiamo inoltrato una lettera d’appello», spiega Fumo, «anche al sindaco e agli assessori, chiedendo loro se possano fare qualcosa per aiutarci, pur sapendo la loro situazione già disastrosa. Quello che chiediamo, più che altro, è di farci sentire la loro vicinanza, poiché da sempre non chiediamo cifre iperboliche per andare avanti».

In ultimo, il presidente della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” spiega come è possibile aiutare in maniera concreta la prosecuzione delle attività dell’associazione: «Venire in tantissimi a rinnovare l’abbonamento e a frequentare il teatro e i concerti, così come è avvenuto per oltre 40 anni. È ovvio che con la crisi le famiglie tendano a tagliare sulle spese “extra” e non sul cibo, ma noi crediamo in loro e in tutti gli appassionati, anche perché abbiamo mantenuto sempre prezzi bassi per i nostri spettacoli».