Grande successo per il saggio finale, aperto ai parenti, del laboratorio di American Country Music tenuto dal musicista country Diego Sartor nella scuola per l’Infanzia Mariele Ventre di Pescara che si è svolto lo scorso 5 giugno.
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Tra gli scopi del laboratorio c’è quella di far conoscere anche ai più piccoli la musica nella sua vastità regalando ai bambini qualcosa di nuovo, qualcosa che in Italia è praticamente sconosciuto. I bambini hanno infatti suonato e cantato insieme a una vera band di musica country con strumenti autocostruiti con materiali riciclati.
Da sempre l’attività musicale nelle scuole è basata su ascolti e studi esclusivamente classici, ma Sartor sta dimostrando che è possibile incoraggiare l’apprendimento di tanti generi e stili musicali. Già dal primo appuntamento (lo scorso aprile), i bambini, hanno assistito a un mini-concerto didattico creato per l’occasione, e sono stati felici di non essersi trovati di fronte al solito vecchio flauto dolce o al pianoforte. Questa volta hanno infatti avuto l’occasione di ascoltare un banjo, un mandolino, ma anche strumenti più classici come chitarra e contrabbasso suonati però in maniera moderna e scatenata.
Hanno accolto il tutto con grande entusiasmo cantando, applaudendo e perfino salendo sopra sedie e panchine per dare vita a balli sfrenati. Bambini e insegnanti hanno chiesto poi di provare gli strumenti e hanno giocato con la band imparando nozioni base come origini della Country Music, storia degli strumenti, ma anche i concetti musicali di “battere”, “levare”, “tremolo” e “4/4”.
I protagonisti di questa iniziativa sono Enrico Bottiglione alla chitarra acustica e Antonio Chiacchia al contrabbasso, entrambi collaboratori di Sartor dal 2014 anno dell’uscita del loro primo disco “A Bag Of Me”, i quali hanno accolto con umiltà e commozione le richieste del giovane pubblico.
Tre compositori, tre arrangiatori, tre insegnanti di musica, che hanno deciso di mettersi a disposizione gratuitamente per dare nuovi stimoli alle nostre giovani speranze.
Il laboratorio musicale si è svolto in 5 incontri con i bambini della scuola Ventre ma la band si dichiara pronta ad accettare inviti anche da altre scuole.
«L’educazione musicale», spiega Sartor, «offre al bambino nuove possibilità espressive e comunicative. Non solo stimola la percezione uditiva ma lo incoraggia anche a esprimere sensazione ed emozioni favorendo lo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo-emozionale e sociale. Per tali ragioni le insegnanti (della scuola che porta il nome della storia direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano) si sono rese subito disponibili ad attuare il laboratorio musicale».
