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Montesilvano, 600 ragazzi dell’Azione Cattolica per carovana della pace: l’evento [FOTO]

A Montesilvano con circa 600 ragazzi dell’Azione cattolica di PescaraPenne domenica 17 febbraio, per l’evento “La pace è servita”.
Per guardare alcune foto dell’appuntamento clicca sull’immagine qui di seguito:

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I giovani si sono ritrovati domenica pomeriggio nella città adriatica per partecipare alla Carovana della pace.

Tema della manifestazione, la disuguaglianza tra le popolazioni del Nord e del Sud del mondo nell’accesso ad un bene primario, ossia il cibo. All’appuntamento hanno preso parte centinaia di giovanissimi tra i 6 e i 14 anni provenienti dalle parrocchie di:

  • Pescara,
  • Montesilvano,
  • Catignano,
  • Cepagatti,
  • Penne,
  • Torre de’ Passeri.

L’evento si è svolto in due parti. La prima, parchi presenti nella zona della strada parco e la seconda, dopo la marcia effettuata proprio sulla strada parco, al PalaRoma, dove si sono radunati tutti i giovanissimi protagonisti per un flash mob e per la messa celebrata dall’arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti. Questo il commento sull’appuntamento di Raffaella Basile, responsabile diocesana dell’Azione cattolica dei ragazzi (Acr):

«Un pranzo dei popoli attraverso il quale i ragazzi hanno sperimentato concretamente la povertà di alcuni Paesi, che non riescono a garantire il diritto all’alimentazione dei propri abitanti. L’obiettivo della giornata, infatti, è stato proprio quello di rimette al centro il valore del cibo e la dignità delle persone e dei lavoratori che s’impegnano per produrlo, in particolare laddove le condizioni economico-sociali sono più difficili.

Ogni ragazzo ha impersonato un cibo, collegato ad una canzone, che ha collocato su di un mappamondo coprendo ogni parte del mondo affinché nessuno, simbolicamente, restasse senza mangiare ribadendo il diritto di tutti al cibo».

Queste le parole che monsignor Tommaso Valentinetti a rivolto ai tanti ragazzi:

«C’è l’80% povero della popolazione mondiale che mangia il 20% di quello che viene prodotto ed il 20% ricco della popolazione mondiale che si “pappa” l’80% delle risorse. Giustamente, prima o poi, qualcuno si lamenta e s’innescano le guerre. Allora, vogliamo essere costruttori di pace? Non attacchiamo al cuore le ricchezze, sapendo essere equi nella vita di tutti i giorni; rispettiamo tutti affrontando le difficoltà della vita e saremo beati, ma soprattutto saremo costruttori di pace. Quando San Matteo racconta le beatitudini, dice “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”. Se sarete operatori di pace, anche voi verrete chiamati così».