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Truffa olio nel Pescarese, si fingevano “conoscenti” e pagavano con assegni falsi: sgominata banda

Truffa dell’olio di oliva pagato con assegni falsi in provincia di Pescara: sgominata banda dai carabinieri.
I militari della Stazione di Tocco da Casauria hanno infatti denunciato 3 persone ritenute responsabili di diverse truffe ai danni di diversi produttori di olio della zona.

A finire nei guai, un 44enne di Pescara, un 46enne pugliese e una donna 38enne dell’America Centrale già noti alle autorità: i tre sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di truffa, falsità materiale, ricettazioni sostituzione di persona.
I protagonisti della vicenda avrebbero realizzato almeno 4 truffe nel territorio di Tocco da Casauria, incassando, secondo quanto scoperto dagli investigatori, oltre 5mila euro in generi alimentari e olio extravergine di oliva senza versare un euro ai titolari di esercizi commerciali della zona.

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Secondo quanto sostenuto dai carabinieri i truffatori prima di entrare in azione avrebbero raccolto informazioni sul conto delle vittime da colpire, in modo tale da creare un rapporto di empatia e apparire più credibili.
Gli autori delle truffe si sarebbero infatti spacciati per parenti di persone conosciute dalle vittime, oppure avrebbero millantato conoscenze e amicizie con importanti imprenditori della zona.

In alcuni casi, al fine di conquistare la fiducia delle vittime, avrebbero portato con loro una bambina, in modo tale da sembrare una famiglia serena.
Dopo aver conquistato la fiducia dei produttori, i truffatori si sarebbero fatti consegnare prodotti agricoli e in particolare centinaia di litri di olio di extravergine di oliva.

Come pagamento avrebbero consegnato degli assegni. Questi ultimi sarebbero però risultati falsi, e più nello specifico delle copie riproducenti titoli facenti parte di un carnet di assegni rubati nel teramano.