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Sversamenti nel torrente Arolle, la Stazione Ornitologica: «Un mare di petrolio nel fiume Pescara» [FOTO-VIDEO]

Nuovi sversamenti di idrocarburi nel torrente Arolle a Tocco da Casauria e di conseguenze nel fiume Pescara e nel tratto di mare antistante la città adriatica. A denunciare questa situazione è la Stazione Ornitologica Abruzzese.
Per guardare la galleria di foto basta cliccare sull’immagine in basso:

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I nuovi sopralluoghi, corredati da foto e video, sono di sabato 5 e domenica 6 maggio e la Stazione Ornitologica parla di «disastro in corso» con «un mare di petrolio nel fiume Pescara» e chiede di «attivare immediatamente azioni per mitigare il fenomeno e limitare l’esposizione della popolazione a contaminanti».

Queste le parole della Stazione Ornitologica:

«È veramente un mare di petrolio ad andare periodicamente nel fiume Pescara dal torrente Arolle. La Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, grazie alla collaborazione di un residente e dopo una prima segnalazione fatta a fine aprile, può divulgare ora anche il video dei momenti in cui si verifica l’enorme fuoriuscita di idrocarburi a Tocco da Casauria. Le incredibili immagini sono di sabato scorso 5 maggio quando un fortissimo temporale ha interessato la zona provocando immediatamente una piena del Torrente Arolle, entrambi i rami, corso d’acqua che poi si getta nel Pescara dopo pochi chilometri. Le immagini non hanno bisogno di spiegazioni tanto sono terribili, con uno spesso strato di idrocarburi che galleggia fino addirittura a sporcare le foglie delle chiome degli alberi della vegetazione ripariale».

La Stazione Ornitologica Abruzzese, a seguito degli eventi di sabato scorso e dei dati dell’Arta, ricordando che l’acqua del Pescara viene usata anche per l’irrigazione, ha scritto una nuova lettera agli enti chiedendo immediati provvedimenti per mitigare il fenomeno e l’esposizione della popolazione a pericolosi contaminanti, in attesa di approfondimenti relativi alla piena naturalità dello stesso o al contributo che può aver comportato l’intervento umano negli ultimi 150 anni con la realizzazione di scavi e pozzi nell’area. «Certo fa pensare che in questi anni non si sia fatto nulla per tamponare sversamenti di questa portata».

Di seguito 2 video realizzati dai volontari della Stazione Ornitologica: