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Viabilità, interrotte per neve da 15 giorni le strade per Passo San Leonardo e Roccacaramanico [FOTO]

Due settimane dopo le abbondanti nevicate sono ancora interrotte le strade che portano al centro sciistico di Passo San Leonardo e Roccacaramanico (borgo ricadente nel comune di Sant’Eufemia a Maiella). A denunciare una situazione a dir poco inaccettabile sono i residenti della zona che si chiedono se questo sia sviluppo turistico delle nostre aree montane, se sia possibile che i 2 centri restino ancora irraggiungibili dopo settimane e quali siano i danni che devono ancora subire abitanti e operatori turistici della aeree montane abruzzesi a causa dell’inefficienza delle istituzioni.

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strade interrotte neve passo san leonardo roccacaramanico (4)

A manifestare il loro malessere per questa situazione sono gli abitanti e residenti di Roccacaramanico, Federico Ippoliti, Sarah Gregg Bruno Petriccione: «Si può ancora vivere e lavorare sulla montagna abruzzese?», si chiedono.

Questa la ricostruzione che propongono di quanto avvenuto nelle ultime settimane ricordando come, dopo una nevicata ininterrotta di 4 giorni (16-19 gennaio), a Roccacaramanico (1100 metri di quota) si erano accumulati quasi 3 metri di neve. Dal 18 al 23 gennaio è mancata la corrente elettrica e dal 19 sono state anche le linee telefoniche:

«I pochissimi (tre) abitanti e residenti sono tranquillamente in grado di far fronte alla situazione, equipaggiati e pronti ad eventi di questo tipo: il cibo non manca, l’ottima acqua della Majella è sempre abbondante, la legna assicura il riscaldamento, l’impagabile tranquillità e la compagnia dei loro numerosi amici (animali domestici e selvatici) rende gli abitanti felici ed orgogliosi di una scelta apparentemente estrema ma in realtà in linea con un modello di vita molto più naturale ed equilibrato di quello delle città. Il 21 gennaio l’Amministrazione Comunale di Sant’Eufemia a Majella raggiunge faticosamente il borgo con una motoslitta, assicurando il rifornimento di pane, latte e pasta ai tre abitanti: gesto molto gradito, anche se non necessario (le scorte di generi di prima necessità erano ancora ben lungi dall’esaurirsi). Il 22 gennaio, mentre i tre indomiti montanari spalano la neve per uscire di casa e disseppellire le loro auto coperte da due metri di neve, giunge improvvisa la notizia di un’ordinanza di evacuazione della frazione di Roccacaramanico e di divieto di accesso a chiunque nella fascia pedemontana del Comune, appena firmata dal Sindaco, che li costringe a scendere a valle, a Sant’Eufemia, per un presunto “rischio valanghe” (comunicato in modo generico dalla Prefettura di Pescara) e per la temporanea chiusura al traffico veicolare della strada provinciale n. 70 di accesso al borgo (ordinata dalla Provincia di Pescara tre giorni prima a causa della presenza di neve e della possibilità di slavine). La comunicazione della Prefettura, del 21 gennaio, si limita a trasmettere il bollettino MeteoMont dello stesso giorno, pregando i Sindaci di Farindola e di Sant’Eufemia a Maiella (perché solo quelli?) di “voler adottare le misure di vigilanza necessarie”. Nel bollettino MeteoMont il grado di pericolo valanghe è stimato per tutti i comprensori montani abruzzesi in “Forte 4”, senza peraltro alcun dato puntuale ai due Comuni interessati, in quanto il rilevamento non era stato effettuato nel relativo giorno. Secondo la “Scala Europea del pericolo valanghe” adottata dal Servizio MeteoMont, il grado “Forte 4” corrisponde ad un probabile distacco di valanghe “già con debole sovraccarico (ad esempio singolo sciatore, escursionista senza sci, etc.) su molti pendii ripidi».

Nei giorni successivi si susseguono i bollettini MeteoMont e una serie di rilevamenti direttamente sul posto con una costante riduzione del rischio valanghe. Per questa ragione il sindaco di Sant’Eufemia, Francesco Crivelli, insiste con la Prefettura e la Provincia perché venga disposto l’impiego di mezzi idonei a ripristinare la viabilità tra Sant’Eufemia e Roccacaramanico, compromessa di uno spesso strato di neve.

Il 25 gennaio, ancora, i nuovi rilevamenti MeteoMont effettuati direttamente nel campetto di Sant’Eufemia a Maiella, pur confermando il grado “Forte 4”, precisano però che la tendenza è verso la diminuzione del pericolo di valanghe. La nota MeteoMont comunica anche che nel caso della SP 487 che conduce da Sant’Eufemia a Maiella alla SP 70 per Roccacaramanico, il grado di pericolo valanghe si può valutare in “Marcato 3”. Lo stesso giorno, l’esito di un sopralluogo di esperti tecnici previsori inviati dalla Commissione valanghe della Regione indica che in tutta l’area della SP 70 il rischio valanghe è molto basso. Il 26, infine, il sindaco revoca parzialmente la propria ordinanza del 22, relativamente al solo stato di evacuazione del borgo di Roccacaramanico.

«A oggi, 28 gennaio», fanno sapere i residenti, «nonostante i reiterati tentativi del si0ndaco, che si susseguono ormai da una settimana, la Prefettura non autorizza ancora la Provincia a impiegare i suoi mezzi, disponibili a pochi chilometri dalla zona, per rispristinare la viabilità tra Sant’Eufemia e Roccacaramanico». E tutta quell’area montana continua a restare isolata dal resto della Provincia.