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SS 16 Adriatica, adesca automobilisti e poi estorce denaro minacciando presunti abusi sessuali

Dopo aver adescato automobilisti e concordato delle prestazioni sessuali con questi ultimi, avrebbe preteso denaro minacciando di denunciare le vittime per violenza sessuale: questi gli episodi dei quali si sarebbe resa protagonista in Abruzzo una donna arrestata dai carabinieri.
I militari del Nor della Compagnia di Alba Adriatica, a conclusione delle indagini, hanno infatti rintracciato e arrestato G.C., 50enne anagraficamente residente a San Benedetto del Tronto ma di fatto senza fissa dimora, già nota alle autorità.

La donna dovrà rispondere delle accuse di estorsione e tentata estorsione, reati commessi nel territorio di Martinsicuro.
L’estorsione sarebbe stata perpetrata ai danni di un 60enne di Martinsicuro, mentre il tentativo di estorsione nei confronti di un 30enne proveniente da un’altra provincia.

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La 50enne, dopo essersi resa irreperibile, è stata rintracciata dai carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica a Bologna, città nella quale è stato eseguito l’arresto (in esecuzione dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Teramo su richiesta del Pm).

Per quanto riguarda il “modus operandi” della donna nei confronti delle vittime, la 50enne, stando a quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbe adescato le vittime sulla strada statale 16 Adriatica.
Una volta concordata la prestazione sessuale con l’automobilista in transito su tale strada, e dopo essersi appartata con quest’ultima, la donna avrebbe iniziato a pretendere dei soldi.

Il denaro sarebbe stato richiesto dalla 50enne dietro la minaccia di eventuali denunce.
La donna avrebbe infatti annunciato alle vittime di volerle denunciare per presunte violenze sessuali nel caso in cui si fossero rifiutate di pagare.

In alcuni casi, per intimorire ulteriormente i malcapitati, si sarebbe addirittura denudata invocando aiuto a gran voce.
Secondo i militari tali scene si sarebbero ripetute nel tempo, e allo stesso tempo sarebbero risultate “proficue” per la protagonista: questo perché, sempre stando alle indagini dei carabinieri, in casi del genere le vittime prescelte difficilmente denunciano quanto accaduto.