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Preparavano rapina in banca: scoperti e arrestati nella notte dai carabinieri

Scoperti e arrestati mentre stavano preparando una rapina in banca: questa la scoperta fatta dai carabinieri a Pagliare di Morro d’Oro nella notte tra giovedì 16 maggio e venerdì 17, e che ha portato all’arresto di due persone.
A finire in manette, per il tentativo di colpo ai danni della filiale della Banca Intesa, un 27enne e un 33enne entrambi campani e già noti alle autorità.

La scoperta è stata fatta dai militari del Nucleo Radiomobile di Giulianova con la collaborazione dei colleghi di Notaresco e Silvi Marina, giunti sul posto come rinforzi.
Il tutto ha avuto inizio intorno alle 4 della scorsa notte, quando i militari giuliesi sono intervenuti nella Banca Intesa di Pagliare di Morro d’Oro, nei pressi della quale erano state avvistate due persone aggirarsi con fare sospetto.

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I due, alla vista dei militari, si sono dati alla fuga raggiungendo il tetto della filiale della banca, e nel frattempo sono giunti sul posto i rinforzi con i carabinieri di Notaresco e Silvi Marina.
I militari hanno circondato l’area e hanno iniziato a ispezionare tutti i locali dell’edificio.

Il 27enne e il 33enne sono stati poi individuati nel loro nascondiglio sul tetto.
I carabinieri, oltre ai due giovani, hanno rinvenuto e sequestrato due borsoni all’interno dei quali erano custoditi:

  • trapani,
  • grimaldelli,
  • attrezzi da scasso,
  • abiti di ricambio,
  • uno strumento a ventosa per il taglio e l’asportazione dei vetri,
  • fascette in plastica.

I successivi accertamenti compiuti dai militari dopo l’arresto avrebbero permesso di ricostruire il modus operandi dei due protagonisti della vicenda, analizzando anche i colpi messi a segno in passato.
I due avrebbero infatti già compiuto delle rapine con sequestro di persona ai danni di istituti di credito.

Per quanto riguarda la filiale di Morro d’Oro i due, utilizzando sofisticati strumenti, avevano già rimosso il vetro blindato di una finestra al piano terra della banca, ricostruendo le cornici metalliche attorno al vetro, e fissandole con del nastro biadesivo.
Tutto ciò, al fine di non destare alcun sospetto sulla manomissione dell’infisso.

Sempre stando alle ricostruzioni dei carabinieri, una volta all’interno, tramite uno strumento dotato di potenti ventose in grado di sostenere il peso di un vetro blindato, avrebbero richiuso il varco creato nella finestra.
I malviventi avrebbero poi atteso l’arrivo degli impiegati della banca, nella quale era tra l’altro previsto l’arrivo di un portavalori carico di denaro contante.

Le fascette in plastica rinvenute dai carabinieri sarebbero state poi utilizzate per immobilizzare i dipendenti legando polsi e caviglie, al fine di guadagnarsi una via di fuga subito dopo il colpo.
L’intervento dei militari della scorsa notte ha però impedito il compimento del piano, e al momento sono in corso, da parte dei militari, ulteriori indagini per appurare l’eventuale presenza di complici.