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Via Orazio e area di risulta, la polizia municipale sgombera due campi abusivi [FOTO]

Sgomberati due campi abusivi nei quali erano accampate persone senza fissa dimora in Via Orazio e area di risulta. Doppio intervento oggi del servizio di Sicurezza Urbana Degrado e Polizia Ambientale, guidato dal maggiore Donatella Di Persio. A intervenire sono stati i quattro agenti del Nucleo più due del servizio viabilità.

In via Orazio (sotto al vecchio ponte della ferrovia, all’inizio della pista ciclabile), zona ormai nota per il bivacco dei senza fissa dimora, sono state fatte allontanare 5 persone, di cui un italiano, una donna di origini polacche e tre rumeni, probabilmente gli stessi occupanti dei locali ora abbattuti dell’ex Cofa. Il posto è stato liberato da materassi, suppellettili, fornelli da campeggio e vestiti, mentre le persone si sono allontanate all’arrivo degli agenti e Attiva ha potuto così igienizzare e ripristinare uno stato dignitoso dei luoghi già oggetto di altri sgomberi.

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Nell’area di risulta la polizia municipale ha sgomberato ben sei tende che erano punto di riferimento per almeno una trentina di rumeni, alcuni dei quali vi erano accampati. Al sopraggiungere delle pattuglie gli occupanti sono ritornati alle tende e hanno lasciato libera l’area ripulendola da oggetti, materassi e avanzi di cibo.

«Le persone sgomberate oggi erano per lo più straniere», dice l’assessore alla Polizia Municipale Adelchi Sulpizio, «molti erano già conosciuti agli archivi della polizia municipale. Si tratta di soggetti particolari, per lo più mendicanti, che non vogliono assistenza e non si spostano da Pescara, a loro dire, per raccogliere soldi utili a tornare a casa, per lo più città dell’Est. È nostra intenzione intensificare controlli e monitoraggio delle zone sensibili della città, al fine di dare attuazione piena alle ordinanze vigenti contro degrado e bivacco e riqualificare aree che si trovano ad un passo dalle principali arterie cittadine offrendo come alternativa tutti i canali di assistenza che il Comune in rete con le associazioni di volontariato offre a persone che si trovano in tali condizioni».