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Pesca di frodo, la Finanza sequestra 200 chili di tonni rossi

La Stazione Navale della Guardia di Finanza di Pescara ha sequestrato ieri, giovedì 31 marzo, cinque esemplari della specie “Thunnus thinnus” ovvero il tonno rosso rinvenuti all’interno di un automezzo sul lungofiume della città.

Il peso totale dei tonni posti sotto sequestro è di circa 200 chili e l’attività della Finanza rientra nell’ambito del servizio diretto alla tutela del patrimonio ittico e alla repressione della pesca di frodo.

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Da una verifica è emerso come i pesci fossero sprovvisti di qualsiasi documentazione che ne attestasse la legittima provenienza e, pertanto, pescato e detenuto illegalmente in violazione alle vigenti disposizioni a tutela dei piani di ricostituzione della specie ittica, nonché in contrasto alla vigente normativa nazionale e comunitaria.

Per questa ragione è scattato il sequestro del prodotto ittico ed è stata comminata una sanzione di 4mila euro al detentore. I tonni, giudicati idonei al consumo alimentare dal medico veterinario intervenuto del Dipartimento della Asl di Pescara, è stato devoluto in beneficenza a enti caritatevoli.

La Guardia di Finanza fa sapere come il fenomeno della pesca di frodo generi tutta una serie di comportamenti illeciti quali violazioni di norme sanitarie volte alla tutela della salute del cittadino, concorrenza sleale nei confronti di pescatori e di esercizi commerciali in regola e spesso colpisce la protezione di specie tutelate o protette.