Search

Parcheggi a pagamento una «tassa sui saldi», l’accusa di Pescara Mi Piace

I parcheggi a pagamento in centro a Pescara anche la domenica sono una “tassa sui saldi“: questa l’accusa di Pescara Mi Piace relativa all’istituzione del pagamento della sosta anche durante i giorni festivi (le domeniche) nel periodo dei saldi.
A partire da oggi, 15 gennaio, e fino alla fine del periodo di saldi invernali (5 marzo), il parcheggio sarà a pagamento nelle aree di risulta nel centro di Pescara.

La denuncia in questione, lanciata da Berardino Fiorilli, punta il dito sia contro il sindaco Alessandrini che, a sua detta, ” istituisce la ‘tassa’ sui saldi, con l’ennesimo prelievo dalle tasche dei pescaresi”, che contro il “silenzio più assordante” delle associazioni di categoria, le quali sarebbero “pronte a salire sulle barricate dinanzi alla riqualificazione di una strada, ma completamente silenti dinanzi a un’iniziativa che favorirà la fuga degli utenti verso i grandi centri commerciali della periferia”.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Il riferimento diretto di Pescara Mi Piace è alla delibera 973 dello scorso 30 dicembre, relativa all’istituzione dei bus navetta gratuiti per le strade del centro, all’interno della quale sarebbe però contenuto “l’inganno con il Comune che finge di dare un servizio con la mano destra, e poi lo toglie con la mano sinistra”.
I bus sarebbero infatti attivi attivi il sabato e la domenica dalle 16 alle 20, ma a fronte dell’utilizzo gratuito di questi ultimi gli automobilisti sarebbero costretti a pagare il parcheggio nell’area di risulta anche la domenica.

In base a ciò, stando a quanto sostenuto da Fiorilli, gli utenti e i cittadini potrebbero optare per i centri commerciali della periferia a discapito del centro commerciale naturale di Pescara, con conseguenti possibili danni per i commercianti presenti nella zona centrale della città.
La richiesta dell’associazione Pescara Mi Piace è pertanto quella di revocare la delibera “incriminata”, e di garantire la sosta gratis di domenica. Oltre a ciò, i fautori della denuncia, come annunciato, criticano anche l’atteggiamento avuto dalle associazioni di categoria sulla vicenda:

“troviamo assolutamente vergognoso il silenzio che anche le Associazioni di categoria hanno fatto scendere su un provvedimento che va a danneggiare i propri iscritti, colpa sicuramente di quel conflitto d’interessi latente che ormai vede rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti eletti come consiglieri comunali tra le fila della maggioranza, dunque con le bocche cucite”.