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Durante un inseguimento, tenta di speronare auto dei Carabinieri: arrestato

Furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, e guida con patente revocata: queste le pesanti accuse delle quali dovrà rispondere un 26enne pescarese, D. T., arrestato nelle prime ore di sabato dai carabinieri dopo un lungo inseguimento e il ferimento di due militari.
Tutto è iniziato intorno alle tre e mezza della notte del 23 maggio in strada colle Pizzuto, zona San Silvestro, dove ha avuto inizio un inseguimento tra un’auto dei Carabinieri, e una Opel Insignia: l’uomo al volante della vettura, alla vista dei militari, ha infatti accelerato in maniera spropositata cercando di seminare i Carabinieri.

L’inseguimento è poi proseguito su via della Bonifica, San Donato, via Tiburtina e poi sull’asse attrezzato.
Giunto sul raccordo autostradale tra Pescara e Chieti, l’uomo a bordo della Opel ha ripetutamente tentato di speronare le Gazzelle al suo inseguimento.
Nell’ennesimo tentativo di evitare la collisione con la vettura del fuggitivo, un’auto dei carabinieri è uscita fuori strada e, a causa dell’asfalto sconnesso, ha subito diversi e ingenti danni. I due carabinieri a bordo sono rimasti inoltre lievemente feriti durante l’incidente.

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I militari hanno però continuato a cercare l’uomo, fino a ritrovare l’auto abbandonata in via Lago di Borgiano, a Rancitelli.
La fuga è poi proseguita a piedi, ed è terminata all’interno del parcheggio degli autobus della GTM, dove l’uomo è stato bloccato e arrestato non senza ulteriori difficoltà, da parte dei carabinieri.

Stando alle prime informazioni trapelate sull’accaduto, l’auto con la quale è stata tentata la fuga era stata sottratta dal 26enne protagonista della vicenda a un suo amico.
Con quest’ultimo il giovane arrestato avrebbe trascorso la serata, prima di sottrargli le chiavi della vettura e avviare l’inseguimento precedentemente descritto.