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Inquinamento Pescara, l’ordinanza del sindaco e l’andamento

Inquinamento a Pescara, l’ordinanza del sindaco e l’andamento.
Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, nella giornata di oggi, giovedì 28 febbraio, ha firmato un’ordinanza che riguarda gli impianti di riscaldamento.

Oltre a ciò il primo cittadino, insieme all’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara, Simona Di Carlo, ha fornito dettagli e informazioni relativi all’andamento dell’inquinamento nell’ultimo periodo e alle misure adottate e da adottare.

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Per quanto riguarda l’ordinanza sugli impianti di riscaldamento, ecco ciò che prescrive:

a partire dalla data odierna e fino al 15 aprile 2019, la riduzione di 1°C della temperatura massima impostata negli impianti di riscaldamento ai sensi del D.P.R. 412/93 e ss.mm. e ii:
– limite massimo di 17°C per gli edifici rientranti nella categoria E.8 (Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili) di cui al D.P.R. n. 412/1993,
– limite massimo di 19°C per tutti gli altri edifici non rientranti nella categoria E.8 dello stesso decreto.
– le suddette limitazioni non si applicano agli edifici indicati all’art. 4 comma 5 e comma 6 del DPR 47/2013;
R A C C O M A N D A
di limitare allo stretto necessario l’utilizzo di combustibili di tipo legnoso per l’alimentazione degli impianti di riscaldamento ausiliari quali camini e stufe

Qui di seguito, invece, i dettagli forniti dal sindaco Alessandrini e dall’assessore Di Carlo in merito all’inquinamento a Pescara:

“L’andamento dei valori dell’inquinamento atmosferico registrato in questi giorni è, come sempre, sotto stretto controllo. Attraverso il sempre diretto contatto con l’Arta si sottolinea un netto miglioramento nel triennio dei dati registrati, grazie anche all’azione di sensibilizzazione sulla cittadinanza che dal 2017 abbiamo provveduto a promuovere e diffondere attraverso un pubblico vademecum di comportamenti virtuosi che qui si ripropone. Quanto ai dati, per intenderci, a gennaio/febbraio nel 2017 sono stati registrati 32 sforamenti, nel 2018 erano 31 e nel 2019 siamo a 19. Da allora a oggi diverse sono le azioni positive che abbiamo attivato, pur non trovandoci in una situazione emergenziale, in quanto ben distanti dalla soglia dei 35 sforamenti annui, che per legge richiedono provvedimenti.
Ricordiamo in primo luogo l’approvazione in Consiglio della convenzione con i Comuni limitrofi per l’adozione di politiche di area vasta, le uniche a produrre risultati concreti e durevoli sulla qualità dell’aria di Pescara, condizionata da fattori che, com’è stato più volte dimostrato, non nascono solo sul nostro territorio e non dipendono solo dal traffico, come conferma anche un recente studio dell’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha analizzato l’inquinamento da Pm 2,5 (particolato fine) e Pm10.
La ricerca, recentissima, in particolare rileva che a livello nazionale il riscaldamento è responsabile del 38% del particolato, seguono i reflui degli allevamenti, che lo sono del 15,1%, i veicoli leggeri (al 9%) e l’industria (11,1%), a seguire le altre causve.
In attesa che tutti i Comuni coinvolti, i quali da tempo hanno tutta la documentazione idonea a produrre una delibera come quella da noi approvata in settembre, sottoscrivano la citata convenzione, oggi emettiamo un’ordinanza che recepisce alcune previsioni della convenzione, la diminuzione della temperatura del riscaldamento domestico a 19° nelle abitazioni e a 17 nei luoghi produttivi, nonché la raccomandazione di limitare l’utilizzo di biomasse per riscaldamento domestico. Non contemplate dall’ordinanza, ma comunque previste dai regolamenti comunali di Igiene, anche il divieto di combustione all’aperto e di sosta con motore acceso.
Sul fronte azioni positive, infine, ci onoriamo di ricordare sia l’imponente campagna di piantumazione di alberi che entro la primavera vedrà Pescara dotata di ulteriori 3.000 esemplari che si aggiungeranno al suo patrimonio arboreo in parchi, strade e riserva e alle oltre 400 piantumazioni da noi già avviate; sia la sostituzione dell’illuminazione pubblica tradizionale con impianti a led, altamente sostenibili sia per consumi che per inquinamento.
Azioni che mai nessuno prima di noi aveva attuato nell’affrontare l’annoso problema dell’inquinamento atmosferico di cui soffre la città e che mostrano come per la risoluzione di problemi risalenti nel tempo occorre cura costante e duratura buona volontà”.