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In fuga in bici alla vista dei poliziotti: giovanissimo nascondeva coltelli e droga

Alla vista dei poliziotti avrebbe tentato di darsi alla fuga in sella a una bici e, una volta raggiunto, sarebbe risultato in possesso di droga e coltelli: questo l’episodio avvenuto ieri, domenica 13 maggio, a Pescara, e che ha avuto come protagonista un giovanissimo arrestato dalla polizia.
A finire in manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, reato per il quale è stato arrestato in flagranza, un 22enne originario della provincia di Chieti e residente a Pescara già noto alle autorità.

Il giovane è stato inoltre denunciato a piede libero per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.
L’episodio si è verificato nella serata di domenica in via Tronto, traversa di via Aterno che conduce fino a via Tavo.

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Alcuni poliziotti in servizio di Volante avrebbero infatti notato il giovane in sella a una bici in atteggiamento sospetto.
Quest’ultimo, alla vista degli agenti, avrebbe tentato di dileguarsi dandosi alla fuga in bicicletta.

La polizia si sarebbe pertanto immediatamente messa sulle tracce del 22enne, il quale è stato poi raggiunto e bloccato in via Tronto.
La perquisizione personale alla quale è stato sottoposto il giovane avrebbe confermato i sospetti degli agenti.

All’interno della borsa a tracolla indossata dal 22enne sarebbe stato infatti rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza di 15 centimetri, e un pacchetto di sigarette vuoto,  nel quale erano stati nascosti 3 involucri contenenti complessivamente 4 grammi di marijuana.

La perquisizione è stata pertanto estesa anche in casa del giovanissimo a Pescara.
All’interno dell’abitazione i poliziotti avrebbero ritrovato quanto segue:

  • un secondo coltello a serramanico con lama annerita,
  • 110 grammi di marijuana
  • 10 grammi di hashish
  • 140 euro in banconote di piccolo taglio (ritenute probabile provento dello spaccio).

Il 22enne è stato pertanto arrestato in flagranza e denunciato per i coltelli, in attesta del giudizio per direttissima.