Search

Furto in gioielleria da 30mila euro in via Nicola Fabrizi, arrestata banda del buco

Tre ladri romani sono stati arrestati ieri, nelle prime ore di mercoledì 4 gennaio, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara dopo essere stati colti in flagranza mentre stavano mettendo a segno un furto in una gioielleria di via Nicola Fabrizi.

Una pattuglia di militari dell’Arma in borghese, che stava espletando un servizio mirato alla repressione di reati contro il patrimonio in questo ultimo periodo di festività, ha notato uno dei malviventi che passeggiava nervosamente sul marciapiede mentre parlava al telefono. I militari, insospettiti dall’atteggiamento, si sono posti in osservazione, in posizione non visibile notando che il soggetto, conclusa la telefonata, è salito a bordo di una Ford Focus parcheggiata poco distante. Poco dopo scendeva dall’automobile e ripercorrendo lo stesso tratto di marciapiede guardandosi intorno nervosamente.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Questo modo di fare, ripetuto per circa 10 minuti, ha fatto comprendere ai carabinieri come quell’uomo stesse facendo da palo ai suoi complici per un furto. Tra gli obiettivi nella zona il più indicato era rappresentato da una gioielleria.

Approfittando di un momentaneo allontanamento dell’uomo, i militari si avvicinavano con circospezione al probabile obiettivo e dall’interno di un bar adiacente alla gioielleria sentivano un inconfondibile rumore di attrezzi da carpenteria e colpi che si abbattevano su un muro, che risulterà poi essere quello divisorio tra i due esercizi.
Compresa la dinamica, i militari in borghese si assicuravano di cinturare l’area interessata, tenendo a vista i malviventi. Immediatamente richiedevano i rinforzi. Dopo qualche minuto giungevano due pattuglie del Radiomobile che, con il loro intervento, segnavano l’inizio dell’azione.

Il primo passo è stato quello di bloccare il palo, e, subito dopo, i carabinieri hanno fatto irruzione nel bar sorprendendo due complici che stavano già riempiendo le loro sacche di gioielli e preziosi vari prelevati nelle teche grazie al foro praticato sul muro. I ladri hanno provato a scappare passando da una porta secondaria ma i militari avevano bloccato tutte le uscite mettendo in trappola i malviventi.

Dentro al bar, ai piedi del muro, sono stati ritrovati martelli, scalpelli, trapani e altri attrezzi da lavoro, usati per praticare il foro alla parete, buco che è bastato a infilare le mani e a sottrarre diversi monili in oro e pietre preziose del valore di quasi 30mila euro. La refurtiva è stata recuperata.

I tre malviventi, A.T., 50enne, già noto alle forze dell’ordine per furto, A.L., 51enne, con precedenti per furti, rapina e ricettazione e M.O., 56enne, gravato da vicende giudiziarie per reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati processati ieri mattina con rito direttissimo: l’arresto è stato convalidato e il Gip (giudice per le indagini preliminari), visti i loro precedenti, ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere. Sono stati trasferiti nel carcere di San Donato.

«La particolare perizia dimostrata dalla banda», fanno sapere i carabinieri, «che è riuscita a identificare il giusto punto dove intervenire, eseguendo il buco nel muro alla giusta altezza per prelevare con le mani i gioielli dalle teche di esposizione, evidenzia una notevole professionalità in questo genere di azioni. È plausibile, pertanto, che almeno un componente del sodalizio, abbia effettuato uno o più sopralluoghi, nei giorni precedenti, sia al bar sia alla gioielleria, certamente profittando dell’elevata presenza di avventori e clienti in costanza delle festività natalizie».

Le indagini proseguono per verificare se nella regione si sono verificati episodi analoghi.