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Escherichia coli in mare, divieto di pesca per vongole e molluschi

Una nuova ordinanza, firmata dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini, impone il divieto di pesca per vongole e molluschi bivalvi a causa di una contaminazione dell’acqua di mare da escherichia coli ed enterocoli, in pratica i rifiuti fecali.

Nello specifico il primo cittadino ha ordinato, a tutela della salute pubblica, «la declassificazione a zona C, con sospensione della raccolta per i molluschi bivalvi vivi vongole provenienti dalle aree antistanti la costa del Comune di Pescara denominate Mazzocco Zona I e Pescara Zona I».

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Il provvedimento è stato deciso dopo che il Servizio di Igiene degli allevamenti e della Produzione animale dell’Ausl di Pescara e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Caporale”, attraverso le proprie analisi, eseguite lo scorso 30 gennaio, hanno evidenziato «valori di escherichiacoli ed enterocoli superiori ai limiti previsti».

Per lo stesso motivo è stata disposta la declassificazione da zona A a zona B per i molluschi e vongole provenienti dalle aree antistanti le zona Mazzocco Zona II, Pescara Zona II e Vallelunga Zona II».

«Un’ordinanza», commenta l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli dell’associazione Pescara Mi Piace, «che rischia di far ripiombare Pescara nell’incubo dei divieti di balneazione che hanno drammaticamente caratterizzato le ultime due stagioni estive. È evidente che non possiamo attendere a braccia conserte che tra due mesi Regione e Comune ci vengano a dire che anche quest’anno le nostre spiagge saranno off limits e che non si possano mangiare i molluschi del nostro litorale, generando una crisi anche per le attività di ristorazione locali. Pescara Mi Piace convocherà nelle prossime settimane un tavolo allargato alle associazioni di categoria per chiamare a raccolta le forze migliori del territorio e istituire una sorta di “Stati generali del Turismo”, un organismo capace di pretendere azioni concrete da un sindaco che in due anni e mezzo è riuscito a non muovere un solo dito per sostenere centinaia di imprese che vivono di turismo marittimo».