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Tutela animali e randagismo a Pescara, Codici e associazioni: inadempienze e violazioni del Comune

Le associazioni animaliste attaccano il Comune di Pescara, accusandolo di essersi reso responsabile di “inadempienze e violazioni in materia di randagismo e tutela del mondo animale“.
Questo, in sostanza, quanto emerso durante la riunione della Commissione consiliare permanente controllo e garanzia tenutasi nella giornata di ieri, venerdì 4 novembre, presieduta da Carlo Masci, e alla quale hanno preso parte l’assessore Diodati, la responsabile del settore Franca Lozzi, il delegato regionale Codici Abruzzo per i diritti degli animali, Gabriele Bettoschi, oltre ai rappresentanti delle associazioni Anta, Dog Village, Lav, Lega del Cane, Enpa, Meta e Oipa.

Le associazioni hanno evidenziato alcune delle criticità riscontrate e delle presunte violazioni da parte del Comune di Pescara, in ambiti che, a detta degli animalisti, coinvolgono in maniera diretta e indiretta la convivenza civile, la gestione delle risorse pubbliche, il rapporto uomo-animale, la tutela della salute pubblica e l’ambiente.
Per quanto concerne le “responsabilità” del Comune, le associazioni hanno sostenuto come quest’ultimo avesse indetto solamente due bandi in materia, vale a dire quello relativo all’affidamento del canile comunale, e quello per la gestione e il controllo demografico dei gatti.

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Ma proprio in questi due bandi gli animalisti avrebbero riscontrato alcune criticità e presunte “illegittimità e inesattezze “, come sottolineato dallo stesso Bettoschi di Codici:

Il primo bando ha posto a gara, con sfacciataggine amministrativa addirittura la gestione del canile di via Raiale, privo di ogni autorizzazione e a rischio di immediata chiusura.
Il secondo bando ha posto a gara il censimento dei gatti liberi, in modo irragionevole, con diverse inesattezze e illegittimità, senza neanche tener conto del lavoro svolto pochi mesi prima da parte di altra Associazione, il cui bando, comunque, non le consente di partecipare, pur avendo svolto un lavoro presentato alla stampa, come ottimo.

L’attività relativa al secondo bando sarebbe stata inoltre ritenuta da tutte le associazioni come “inutile” perché, al suo interno non sarebbe prevista alcuna forma di sterilizzazione o di cura degli animali.
Aspetto, quest’ultimo, che sarebbe stato sostenuto anche dalla stessa responsabile comunale Franca Lozzi. In virtù di tali aspetti, il bando sarebbe già stato bloccato da Codici, con relativa richiesta di revoca e annullamento.

Infine, le stesse associazioni hanno espresso la loro opinione contraria rispetto a una delle proposte avanzate dall’assessore Diodati. Queste, nello specifico, le parole degli animalisti su quest’ultimo aspetto:

Le associazioni hanno manifestato disappunto per il tentativo, dell’assessore Diodati, di voler comunque cercare una soluzione tecnica per spendere ben 8.000 euro per la conta inutile di gatti randagi, fino a dicembre.