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Antenne di San Silvestro, lettera dei residenti a D’Alfonso per il piano regionale impianti radiotelevisivi

Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso il 28 maggio dello scorso anno aveva promesso pubblicamente e personalmente a diversi residenti di San Silvestro che avrebbe emanato il piano regionale impianti radiotelevisivi, piano previsto dalla legge utile a risolvere il problema dell’elettromagnetismo provocato dalle antenne presenti sulla collina pescarese.

Con una lettera indirizzata al governatore è Mariano D’Andrea, uno dei residenti di San Silvestro Colle, a chiedere conto di quel piano che non è stato ancora emanato.

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«Le chiedo ora», scrive D’Andrea, «di farmi sapere se è intenzionato a mantenere la parola dataci o se ha cambiato idea. Lo chiedo al politico governatore della Regione Abruzzo a cui la legge ha affidato tale potere nonché a Luciano D’Alfonso, papà, fervente cattolico, di mantenere fede alla promessa fattaci. La prego, non ci tradisca come fece Giuda con nostro Signore, per 30 miseri denari o altra qualsiasi utilità. Aspetto fiducioso la sua risposta».

D’Andrea segnala anche come pochi giorni fa l’istituto Ramazzini di Bologna ha concluso uno studio scientifico sugli effetti dei campi elettromagnetici. Il risultato, pubblicato su diverse riviste scientifiche, accerta il legame che c’è tra cancro e campi elettromagnetici. La ricerca è costata 5 milioni di euro ed è stata svolta dal 2001 a oggi utilizzando 7mila cavie.

D’Andrea invita i suoi concittadini a prendere carta e penna e scrivere al presidente D’Alfonso anche per dare forza all’invito che ha rivolto Barbara, una donna che ha perso sia la mamma che la nonna per patologie tumorali e che è costretta a vivere vicino ai ripetitori di Rai Way SpA sperando che non succeda nulla ai suoi 6 figli.

«Stiamo chiedendo solo l’applicazione della legge», aggiunge D’Andrea, «quella legge che a San Silvestro non riesce proprio a salire perché viene sempre violentata, stuprata e sepolta dentro bare di siciliana memoria. Eppure la legge è ancora dalla nostra parte. Sono solo gli uomini delle istituzioni che non lo sono. Ma se commettono crimini devono pagare, devono essere perseguiti, condannati,
così come prevede la nostra Costituzione. E questo è l’obiettivo che non smettiamo di perseguire».

Infine D’Andrea ricorda come RaiWay disponga di altri 74 siti in Abruzzo per le antenne che sarebbero lontane dalle abitazioni.