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Allagamenti via dei Pretuzi, rabbia e disperazione dei titolari dei negozi: «Costretti ad andarcene» [FOTO]

Gli allagamenti provocati dall’ultima ondata di maltempo di mercoledì 15 novembre a Pescara hanno causato danni in diverse zone della città.
E in particolare in via dei Pretuzi (strada di Porta Nuova che costeggia il parco dell’ex caserma Di Cocco) dove l’acqua in alcuni tratti ha raggiunto diverse decine di centimetri di altezza, entrando negli androni di alcuni palazzi e in alcuni degli esercizi commerciali che si affacciano in strada.
E proprio i titolari di questi ultimi denunciano una situazione che si protrae ormai da anni.
Per vedere la galleria di foto della situazione e dei danni in via dei Pretuzi clicca sull’immagine qui di seguito:

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I titolari di Dsp Assistenza macchine per ufficio, e di Informatica e Web, Marcello Di Santo e Marco Bozzelli, così come Luca Mastromattei e Piera del ristorante Pescion (situati, rispettivamente, ai civici 11, 13 17 e 19 della strada), disperati, spiegano la situazione che stanno vivendo in via dei Pretuzi da anni.

«Ogni volta succede sempre così, allagamenti e danni all’interno del ristorante», spiegano i titolari di Pescion, «siamo disperati e anche per questo ci vediamo costretti ad andarcene via. Sono 6 anni che siamo qua e non è mai cambiato nulla, e anche a livello igienico-sanitario è improponibile per noi andare avanti così, perché la Asl giustamente chiede dei parametri da rispettare, ma in questa situazione ogni volta ricapitano le stesse cose».

Locali allagati e pieni di fango, muri che si “rigonfiano” con l’umidità e le infiltrazioni, così come tavoli, sedie e infissi sono alcuni dei “segni” e dei danni evidenti lasciati dall’ultimo allagamento di questa settimana e da quelli precedenti denunciati dai titolari.
«Siamo costretti ad andarcene per disperazione, anche se il locale è nostro. In tutti questi anni ci hanno fatto promesse mai mantenute, e la situazione così è diventata insostenibile. Non possiamo più lavorare in queste condizioni», spiegano mentre cercano di ripulire il locale dal fango per evitare ulteriori e nuovi danni.

A ciò si aggiungono le lamentele dei titolari di Dsp e Informatica e Web, che denunciano ben 5 allagamenti avuti in poco più di 4 anni.
Nella giornata di ieri un ingegnere, sollecitato dagli stessi titolari, è giunto per un sopralluogo, e in mattinata sono passati gli operai di Attiva per la pulizia della strada, ma non del piazzale antistante al loro esercizio, poiché si tratta di una pertinenza privata, e che al momento risulta coperto da uno strato di fango: «Ci hanno detto che si tratta di una pertinenza privata e che non possono entrare per pulire. Il problema è che il fango e tutto il resto che ci ritroviamo davanti al negozio non sono stati provocati da noi, ma giungono dall’allagamento della strada stessa».

«L’ingegnere giunto ieri per il sopralluogo ci ha detto che al massimo dovremmo ripulire il piazzale e spostare fango e detriti all’esterno, cioè sulla strada, e poi eventualmente ricontattare Attiva per far tornare gli operai a ripulire, e questo francamente ci sembra un doppio lavoro inutile, dannoso e costoso. Anche perché gli stessi tombini e grate sono già stracolmi, quindi andremmo nuovamente ad aggravare la situazione. Sarebbe quindi necessario almeno un ripristino di questi ultimi per evitare di aggravare ulteriormente la situazione allagamenti. Se ripuliamo il piazzale e spostiamo il tutto verso la fogna siamo peggio di prima».