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Aggressione lungofiume, arrestato uno degli autori: la ricostruzione del brutale pestaggio

Una persona arrestata e un’altra identificata e denunciata per la brutale aggressione avvenuta a Pescara sul lungofiume durante lo scorso fine settimana.
A causa del violento pestaggio, avvenuto nella notte tra sabato 24 e domenica 25 febbraio, un giovane di 30 anni era stato ritrovato privo di conoscenza e sanguinante sulla golena sud, e trasportato in ospedale in prognosi riservata.

Per l’episodio in questione è stato arrestato dalla polizia in flagranza di reato per lesioni personali gravi e aggravate O.D.V., 19enne rumeno residente a Pescara, mentre un secondo giovanissimo, un 17enne, è stato rintracciato successivamente e denunciato in stato di libertà.
Il rinvenimento del 30enne ferito è avvenuto intorno alle 5 della mattina di domenica sulla golena sud sul lungofiume di Pescara, da parte della polizia, intervenuta sul posto in seguito alla segnalazione di un’aggressione.

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Il giovane sarebbe stato trovato insieme ad altri due giovani, un 24enne e un 29enne, uno dei quali ferito (con una prognosi di 10 giorni), e nell’aggressione avrebbe riportato fratture alla testa ed emorragie intracraniche, giungendo all’ospedale in prognosi riservata (le sue condizioni sarebbero migliorate in seguito, con una prognosi di 30 giorni).
Stando alle primissime testimonianze raccolte direttamente sul posto dagli agenti intervenuti, tramite anche i racconti delle stesse vittime, i 3 giovani si sarebbero fermati per aiutare altri 5 ragazzi (3 uomini e 2 donne) che chiedevano aiuto in quanto rimasti appiedati e con l’auto in panne.

Tutto ciò, sempre stando alle ricostruzioni sull’accaduto, sarebbe avvenuto sulla golena sud.
All’apparenza in maniera inspiegabile e improvvisa, i 3 sarebbero stati aggrediti dai 3 uomini che si trovavano inizialmente nella vettura, e colpiti con pugni al volto.

Grazie ai racconti forniti gli agenti si sarebbero subito messi sulle tracce degli aggressori e, poco dopo, avrebbero individuato l’auto in questione nella vicina via Orazio.
Alla sua guida il 19enne ritenuto dai racconti delle vittime il principale autore del pestaggio.

Oltre all’arresto del giovane i poliziotti, sottoponendo a perquisizione l’automobile, avrebbero ritrovato al suo interno un manganello telescopico di ferro e i documenti identificativi di una ragazza ventenne.
Il 19enne, già noto alle autorità, sarebbe stato condotto in carcere a Pescara, mentre le indagini sarebbero proseguite fino all’identificazione di un secondo aggressore, minorenne, denunciato in stato di libertà.

Al momento le indagini della Squadra Mobile proseguono per cercare di fare piena luce sulla vicenda e per cercare di risalire all’identità di tutte le persone coinvolte e delle relative responsabilità nell’episodio di violenza.