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Omicidio Montesilvano, il legale della vittima: «La famiglia vuole solo giustizia»

La famiglia di Antonio Bevilacqua, il rom 21enne ucciso con un colpo di fucile al volto la notte di sabato 16 settembre in un pub di via Verrotti a Montesilvano, vuole solo che sia fatta giustizia con l’arresto dell’assassino, attualmente ancora ricercato.
A farlo sapere, tramite l’agenzia Ansa, è l’avvocato della famiglia del giovane.

Per il legale della famiglia si tratta di omicidio volontario, queste le sue parole:

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«Credo che sia stata indiscutibile la volontà di uccidere perché le modalità del fatto, ovvero puntare un fucile contro una persona a distanza di poche decine di centimetri, denota proprio la volontà omicida e non si può dire che ha sparato perché voleva intimorire. Sparare sul viso di una persona vuol dire volerla uccidere».

Sui social network, nei giorni scorsi, sono anche emerse minacce e taglie per la cattura del presunto omicida, Massimo Fantauzzi, ma il legale chiarisce quanto segue:

«Su questo io no so nulla. So solo che la famiglia sta avendo un atteggiamento molto composto e vuole giustizia e non vuole vendetta. Queste sono le parole della madre. Ora se ci sono persone che magari vogliono interferire in questo non so».