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Omicidio a Francavilla, la 45enne uccisa per un debito di mille euro

L’omicidio avvenuto ieri, mercoledì 11 gennaio, in via Monte Sirente a Francavilla al Mare in contrada Pretaro, nel quale ha perso la vita Monia Di Domenico, psicologa 45enne nata a Corropoli e residente a Pescara, sarebbe stato provocato da un debito di circa mille euro. La donna, che lavorava nella clinica Villa Serena, ieri era andata in quell’appartamento del primo piano per richiedere le 2 mensilità arretrate e alcune bollette non ancora pagate.

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Ma dopo una discussione, degenerata in lite, l’inquilino, Giovanni Iacone, 48enne nato a Firenze e residente in Abruzzo, avrebbe colpito la donna in testa con un oggetto, forse un portacenere, con la donna che cadendo è finita su un tavolino di vetro che si è rotto in mille pezzi. Da chiarire se la ferita al collo della donna sia stata provocata da una delle schegge con la caduta o se sia stato Iacone a finirla con la recisione della gola con uno dei pezzi di vetro.

Iacone è stato ascoltato ieri sera nella caserma dei carabinieri dal pm (pubblico ministero) Giuseppe Falasca della Procura di Chieti e avrebbe ammesso le sue colpe e l’uccisione della donna. Iacone dopo aver ammazzato la 45enne ha provato a nascondere il corpo della donna nella soffitta della palazzina lasciando una lunga scia di sangue su scale e pianerottoli, ma è stato sorpreso dai carabinieri della Compagnia di Chieti e della Stazione di Francavilla, rispettivamente agli ordini del maggiore Federico Fazio e del luogotenente Antonio Solimini. 

Sul cadavere della donna è stato disposta l’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni dal medico legale Christian D’Ovidio che ieri si è occupato della ricognizione cadaverica, mentre l’appartamento è stato posto sotto sequestro e nei prossimi giorni saranno eseguiti i rilievi da parte dei Ris (reparto investigazioni scientifiche).