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Omicidio Chieti Scalo, Cipressi condannato a 30 anni: futili motivi per uccidere Di Marco

Condannato a 30 anni l’assassino di Fausto Di Marco, il 40enne assassinato a Chieti Scalo a inizio ottobre dello scorso anno con un fendente alla gola (sferrato con un pezzo di vetro).
Questa la sentenza del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Chieti Isabella Allieri nei confronti di Emanuele Cipressi.

Il 25enne, nella notte del 9 ottobre del 2016, uccise il 40enne Di Marco nei pressi di circolo privato in via Pescara, a poca distanza dall’università d’Annunzio.
Il processo si è svolto con rito abbreviato, e il giudice ha accolto la richiesta del pm Ciani, il quale aveva contestato le seguenti aggravanti:

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  • futili motivi,
  • minorata difesa,
  • mezzo insidioso.

Cipressi, oltre alla condanna a 30 anni, è stato condannato anche a pagare una provvisionale di 100mila euro a testa sia al fratello che alla madre di Fausto Di Marco (ossia alle due parti civili costituite).
I legali del 25enne hanno però annunciato che faranno ricorso in appello contro la sentenza.

Per Femminella e Sanelli (i due difensori di Cipressi), si sarebbe trattato di omicidio preterintenzionale: secondo i legali, infatti, non ci sarebbe stata, da parte del 25enne, la volontà di uccidere.