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Nido comunale Sambuceto, la lettera dei genitori con le proposte al sindaco

Una lettera con le proposte per salvare il nido per l’infanzia comunale di Sambuceto: questo l’appello inviato dai genitori dei bambini che frequentano il nido “Arcobaleno“, e che contiene alcune possibili soluzioni proposte al sindaco e all’amministrazione di San Giovanni Teatino.
La lettera segue di un paio di settimane lo sciopero e la manifestazione di protesta del 16 giugno scorso, con il corteo formato da genitori, sindacati e dipendenti della Sgt Multiservizi, che è partito dalla struttura in via Ciafarda e si è poi radunato davanti alla sede del Comune (guarda foto e dettagli QUI).

In quel giorno era stata anche avviata una raccolta firme a tutela del nido che, attualmente, ha superato le 900 sottoscrizioni.
Ecco quindi parte della lettera nella quale alcuni rappresentanti dei genitori dei piccoli frequentatori del nido per l’infanzia avanzano le proposte per scongiurare una chiusura della struttura o l’eventuale passaggio in mani private della relativa gestione, e che verrà presentata durante il consiglio comunale di domani, venerdì 30 giugno:

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Noi consideriamo l’asilo comunale come un’istituzione del nostro paese, una struttura che ha raggiunto altissimi standard qualitativi in termini di servizi educativi e di cui la stragrande parte degli utenti è pienamente soddisfatta, tenendo anche conto di quanto sia importante, considerando la delicatezza del tema, la fiducia nelle persone che vi operano.

Ci siamo dunque mossi attraverso contatti stretti con l’amministrazione e con le forze politiche di minoranza presenti in consiglio per cercare di trovare una soluzione condivisa volta al mantenimento della gestione pubblica dell’asilo.

Il giorno 16 Giugno abbiamo iniziato una raccolta di firme a tale scopo (per dovere di cronaca tale petizione era rivolta a tutti i servizi a gestione pubblica, ma in particolare all’asilo nido) raccogliendo in 10 giorni 913 firme, depositate in comune il giorno 27 da 24 genitori residenti a San Giovanni Teatino che se ne sono fatti promotori secondo le indicazioni dello Statuto Comunale.

Abbiamo inoltre redatto una proposta di rimodulazione delle tariffe, prevedendo aumenti generalizzati delle stesse e dunque peggiorativa per gli utenti, al fine di garantire all’amministrazione un volume di entrate tale da provvedere al 90% copertura dei costi della struttura, se verranno perseguiti determinati obiettivi, e dunque richiedendo uno sforzo minimo alle casse comunali.

In pratica la nostra proposta si basa sull’ipotesi che venga raggiunto il numero massimo di bambini iscritti permesso dall’attuale struttura del personale ed in base alle norme vigenti, oggi pari a 99 unità. Di questi si prevede che il 20% siano non residenti (un numero vicino alle presenze degli anni 2011 e 2012) e l’80% siano residenti (numeri in linea con la media dell’ultimo triennio).

Inoltre si prevedono risparmi sui costi di circa € 20.000 dovuti ad alcune razionalizzazioni.

In base alla nostra proposta si potranno raggiungere attraverso le nuove tariffe, rispettando le ipotesi previste e con un minimo di impegno in termini di diffusione, entrate annuali per circa € 340.000, che sommate ai risparmi per € 20.000, garantiranno la sopravvivenza del nido con un contributo del Comune di circa € 40.000 – € 50.000 annuo.

Abbiamo sottoposto la proposta agli altri utenti che, seppur riconoscendo il maggior sforzo, l’hanno condivisa, firmandola, e provvederemo a presentarla al prossimo consiglio comunale convocato per il 30 giugno: ad oggi, considerando che i bambini iscritti sono 84, le firme raccolte sono 91 e puntiamo a raggiungerne 100, in modo da darle il massimo del consenso.

Oltre tale proposta, ne abbiamo effettuate altre (che vanno dalla ricerca di sponsorizzazioni e pubblicità, alla raccolta fondi attraverso progetti europei) e ci siamo detti disponibili ad istituire un comitato di gestione in cui le persone, in particolare genitori, che ne abbiano le competenze possano contribuire a migliorare la struttura organizzativa, operativa ed economica dell’asilo.

Speriamo in tal modo che l’amministrazione possa rivedere le proprie posizioni e che il consiglio comunale possa accettare all’unanimità che la gestione dell’asilo nido comunale “Arcobaleno” resti pubblica.