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Montesilvano, migranti via dagli alberghi: il Comune trova nuovi locali

Il Comune di Montesilvano dà seguito allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, voluto dall’amministrazione guidata da Francesco Maragno che porterà alla chiusura degli attuali centri di accoglienza (Cas) presenti in due strutture alberghiere della città, gli hotel Ariminum ed Excelsior.

In sostanza i migranti, il cui numero in città sarà ridotto a 161 ovvero la metà di quelli attuali, verrano trasferiti in diversi locali individuati in seguito all’emanazione di un avviso pubblico. In questo modo verrà creato un sistema di accoglienza diffuso sul territorio, evitando concentrazioni in un’unica zona ed evitando di creare dei ghetti, allo scopo di garantire così la sicurezza dei montesilvanesi. Sono stati esclusi i locali ubicati in zone a spiccata vocazione commerciale o turistica al fine di tutelare e proteggere i settori trainanti dell’economia cittadina.

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Il Comune aveva emanato un secondo avviso pubblico per l’individuazione di associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che possano lavorare, in partenariato con il Comune e l’Azienda Sociale, alla gestione di tale tipologia di accoglienza.

«Il bando», spiega il vice sindaco Ottavio De Martinis, «era suddiviso in diversi lotti: quello dell’accoglienza, quello di tutela psico – socio – sanitaria, orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo; e quello di orientamento e accompagnamento legale e mediazione interculturale. Per ciascun lotto abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da parte di circa 12-13 associazioni, di tutta Italia. Verranno ora esaminate le loro proposte per individuare quelle più adatte alla nostra progettualità».