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Sbarca in città la Fiaccola della Pace in memoria dei 100 anni della Grande Guerra

Questa mattina Piazza Salotto ha fatto da scenario alla cerimonia di accensione della Fiaccola della Pace dello stato Maggiore dell’Esercito per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale, nell’ambito della manifestazione  “L’Esercito Marciava”, volta a rappresentare il movimento di avvicinamento compiuto cento anni fa dai militari, partendo dalle zone più lontane del nostro Paese fino a raggiungere Trieste, tappa finale del 24 maggio 2015. Ad accogliere la fiaccola il sindaco Marco Alessandrini, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo, il generale Rino De Vito nonchè le autorità civili e militari della città.

Melania De Sanctis,  tedofora nativa di Montesilvano e membro del nono Reggimento Alpini dell’Esercito, è partita stamattina da Piazza Sant’Alfonso a Francavilla al Mare ed è giunta in Piazza Salotto verso le 10:00 per consegnare la fiaccola al tedoforo della tappa successiva che si terrà proprio a Montesilvano.

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All’evento erano presenti 140 alunni di 26 scuole elementari di Pescara, Chieti e Francavilla al Mare. Durante la cerimonia è stato eseguito l’Inno Nazionale da un’orchestra di bambini che hanno poi ricevuto un attestato di servizio degli avi che hanno combattuto la Prima Guerra Mondiale da parte del generale Rino De Vito. 

«Accogliamo questa fiaccola con la consapevolezza che questa fu una guerra che costò un enorme patrimonio di vite umane», ha detto il sindaco Marco Alessandrini , «Un evento che ha toccato tutte le nostre famiglie, alle quali in occasione del centenario si è voluta restituire la memoria con la consegna ai giovani di oggi degli attestati in memoria dei giovani di ieri che combatterono al fronte e persero la vita. Ai nostri ragazzi dobbiamo passare questo significativo testimone affinché seguano, pur simbolicamente, il percorso di una fiaccola che sarà accolta a Trieste il 24 maggio, data in cui la guerra ufficialmente iniziò e l’Italia versò il suo contributo alla causa».

 


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